“La diaspora sudanese a Dubai: l’eterna sfida dell’identità”

Diaspora africana a Dubai: i sudanesi e la sfida dell’identità

La città di Dubai negli Emirati Arabi Uniti è diventata un vero e proprio centro cosmopolita che attrae persone da tutto il mondo, compreso un numero crescente di diaspore africane. Tra questi, i sudanesi costituiscono una grande comunità, insediatasi a partire dagli anni ’70 per sfuggire ai disordini politici ed economici che imperversavano nel loro Paese d’origine.

Mohamed, sudanese di 39 anni soprannominato “Beegee”, è un esempio di successo nel settore degli eventi a Dubai. Nato e cresciuto negli Emirati, si considera tuttavia un “alieno che ha perso il suo pianeta”. Si ritrova diviso tra il suo attuale luogo di vita e la sua eredità culturale sudanese. Sebbene sappia tutto di Dubai dalla A alla Z e si senta parte del Paese, non si sente completamente emiratino.

Il problema dell’identità si pone anche a livello amministrativo, poiché ottenere la nazionalità emiratina è praticamente impossibile per gli espatriati. Mohamed e gli altri sudanesi vivono quindi con la paura di vedersi non rinnovato il visto di soggiorno.

Per superare questa incertezza e mantenere un forte legame con le proprie radici, i genitori di Mohamed lo hanno sempre spinto a rimanere in contatto con il Sudan. Tradizioni, musica, cibo e viaggi regolari nel paese sono tutti modi per Mohamed di preservare questa identità sudanese dentro di sé.

Tuttavia, i ritorni in Sudan sono diventati rari negli ultimi anni, a causa della crisi sanitaria globale e del conflitto che affligge il Paese dall’inizio dell’anno. Mohamed, come molti altri sudanesi a Dubai, si ritrova quindi lontano dal suo paese d’origine, a destreggiarsi tra il suo attuale luogo di vita e la sua eredità culturale.

La diaspora africana a Dubai è un crogiolo di talenti, storie e sfide. Ogni individuo ha la propria esperienza di identità e legami con il proprio paese di origine. Queste comunità svolgono un ruolo essenziale nello sviluppo economico di Dubai, apportando la loro competenza e la loro apertura al mondo.

La COP 28, che si terrà presto a Dubai, è l’occasione per evidenziare queste diaspore africane e il loro contributo alla città. Le questioni ambientali saranno al centro delle discussioni e queste comunità potranno condividere la loro esperienza e idee per un futuro più sostenibile.

In conclusione, la diaspora africana a Dubai, e in particolare la comunità sudanese, si trova ad affrontare una complessa sfida identitaria. Tra il loro attuale luogo di vita e il loro patrimonio culturale, questi individui cercano di preservare la propria identità integrandosi nel loro nuovo ambiente. Portano ricchezza culturale ed economica a Dubai, contribuendo alla diversità della città.

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