In Togo, il dossier elettorale risultante dal censimento elettorale da aprile a giugno 2023 continua a provocare forti reazioni. L’audit effettuato dall’Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF) ha dichiarato il dossier sufficientemente affidabile per le prossime elezioni legislative e regionali. Questa affermazione è stata però contestata dall’opposizione togolese, che accusa la Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) di aver convalidato unilateralmente il dossier.
La Dynamics for the Majority of the People (DMP), una coalizione di partiti politici e associazioni, ha reagito con forza a questo audit dell’OIF. Secondo John Targone, deputato del DMP, le liste elettorali non sono affidabili e la preparazione del censimento elettorale è stata segnata da problemi. Denuncia in particolare il malfunzionamento delle macchine utilizzate durante il censimento nonché i problemi di approvvigionamento di carburante in alcune zone del Paese. Secondo lui questi problemi sono stati creati intenzionalmente per svantaggiare l’opposizione.
La sfida lanciata dall’opposizione all’audit dell’OIF evidenzia le tensioni politiche che persistono in Togo. Questa controversia solleva anche dubbi sull’imparzialità della missione di audit dell’OIF. Alcuni sostengono che l’organizzazione avrebbe dovuto tenere conto delle preoccupazioni dell’opposizione e condurre un’indagine approfondita prima di emettere il verdetto.
In questo contesto, è importante che la comunità internazionale resti vigile e garantisca il rispetto dei principi democratici nel processo elettorale in Togo. È essenziale che le liste elettorali siano affidabili e che tutte le parti interessate abbiano fiducia nella sua integrità. Ciò contribuirà a garantire elezioni trasparenti che riflettano la volontà del popolo togolese.
È inoltre necessario che la CENI tenga conto delle preoccupazioni dell’opposizione e lavori in modo trasparente per garantire l’equità del processo elettorale. La fiducia dei cittadini nelle istituzioni elettorali è essenziale per la stabilità politica e il consolidamento della democrazia in Togo.
In conclusione, la contestazione dell’audit dell’OIF da parte dell’opposizione togolese evidenzia tensioni politiche e preoccupazioni riguardo all’integrità delle liste elettorali. È essenziale che tutte le parti interessate si impegnino in un dialogo costruttivo e trasparente per garantire elezioni democratiche e credibili in Togo. La comunità internazionale deve svolgere un ruolo di monitoraggio nel garantire il rispetto dei principi democratici e nel sostenere gli sforzi volti a rafforzare la fiducia del popolo togolese nel processo elettorale.