Il Senegal si prepara a conquistare lo spazio con l’imminente arrivo del suo primo satellite

Il Senegal muoverà presto i primi passi nello spazio con la ricezione del suo primo satellite, progettato e costruito interamente da un team di ingegneri e tecnici senegalesi formati presso il centro spaziale universitario di Montpellier. Questo progetto su vasta scala, finanziato per 1,5 milioni di euro dal Ministero dell’Istruzione superiore senegalese, mira ad aprire nuove prospettive economiche e creare opportunità di lavoro nel settore spaziale.

Il satellite senegalese, la cui ricezione è prevista per l’inizio di dicembre, avrà la missione principale di raccogliere dati dalle agenzie statali meteorologiche e di misurazione del livello delle acque presenti su tutto il territorio. Grazie a questa piccola scatola nera spedita nello spazio non sarà più necessario recarsi in ogni stazione di misurazione per recuperare i dati, il che rappresenta un notevole vantaggio in termini di tempo e risorse.

Con una dimensione di soli 10 centimetri, questo nanosatellite sorvolerà il Senegal quattro volte al giorno per un periodo di cinque anni. Permetterà quindi una raccolta dati regolare e precisa, aprendo così numerose possibilità per applicazioni future. Moustapha Diop, un giovane ingegnere di 26 anni responsabile della comunicazione tra il satellite e la stazione di terra, vede già questo progetto come un’opportunità per contribuire attivamente allo sviluppo del suo Paese. Dopo aver completato una tesi sulle telecomunicazioni spaziali nei più grandi laboratori francesi, desidera tornare in Senegal come insegnante e partecipare all’evoluzione di questa tecnologia d’avanguardia nel suo paese.

Questo progetto su larga scala è stato reso possibile grazie a una partnership con il centro spaziale dell’Università di Montpellier, dove dal 2020 vengono formati otto ingegneri e cinque tecnici senegalesi. Questa collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione Superiore e della Ricerca senegalese e il centro spaziale di Montpellier mira a creare un vero e proprio settore spaziale in Senegal, promuovendo la formazione di giovani ingegneri e favorendo la nascita di startup specializzate nel settore. Oltre a consentire il trasferimento di conoscenze e tecnologie, questa partnership potrebbe anche fungere da modello per altri paesi africani interessati allo sviluppo spaziale.

Infatti, Gibuti ha recentemente lanciato il suo primo satellite grazie ad una partnership simile con il centro spaziale di Montpellier. Questa tendenza verso l’utilizzo di satelliti in miniatura, meno costosi ma altrettanto efficaci, sta diventando sempre più palpabile in diversi campi come i laboratori di ricerca, le università e anche l’industria. Queste nuove tecnologie aprono quindi prospettive promettenti per l’Africa, consentendo progressi significativi in ​​settori quali la meteorologia, la gestione delle risorse naturali e molti altri..

Il primo satellite senegalese dovrebbe essere messo in orbita nel primo trimestre del 2024, segnando un’importante pietra miliare nello sviluppo spaziale del Paese. Grazie a questa impresa tecnologica, il Senegal afferma la propria volontà di ricoprire un ruolo di primo piano nel panorama spaziale africano, rappresentando un vero e proprio motore di sviluppo e innovazione per l’intero continente.

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