I capi di stato africani sono intervenuti recentemente alla COP28 per condividere la loro visione e i loro impegni nella lotta al cambiamento climatico. Il presidente keniano William Ruto ha sottolineato il coinvolgimento dell’Africa in questa lotta, chiedendo un aumento significativo della quota di energie rinnovabili e ricordando la promessa del Paese di passare interamente alle energie rinnovabili entro il 2050.
Da parte sua, il presidente del Mozambico, Felipe Nyusi, ha sottolineato l’importanza dei crediti di carbonio e dello stoccaggio della CO2 nella transizione energetica. A lui si è unito anche il presidente dello Zimbabwe Emmerson Mnangagwa, che ha espresso il desiderio di sviluppare ulteriormente il mercato del carbonio.
Anche altri paesi africani hanno proposto soluzioni innovative. La Namibia ha discusso dello sviluppo dell’idrogeno verde, mentre il Congo ha sottolineato il ruolo essenziale del bacino del Congo come regolatore globale del carbonio. La Guinea-Bissau, dal canto suo, ha annunciato con orgoglio di aver classificato più del 26% del suo territorio come zona protetta.
Tuttavia, nonostante queste lodevoli iniziative, il problema resta l’insufficienza dei finanziamenti. La Mauritania ha sottolineato la necessità di maggiori risorse per sostenere questi sforzi.
Inoltre, la creazione di un fondo per perdite e danni è stata ampiamente accolta con favore, ma le Seychelles hanno ribadito l’importanza di rendere questo fondo accessibile a coloro che ne hanno più bisogno.
Questo discorso dei capi di stato africani sottolinea il loro impegno nella lotta contro il cambiamento climatico ed evidenzia gli sforzi e le soluzioni innovative proposte da questi paesi. È ora fondamentale tradurre questi impegni in azioni concrete, garantendo finanziamenti adeguati e un’efficace collaborazione internazionale. Il continente africano ha un ruolo cruciale da svolgere in questa lotta ed è incoraggiante vedere i suoi leader parlare apertamente e difendere un approccio ambizioso e sostenibile per il futuro del nostro pianeta.