“COP28 a Dubai: il mondo si unisce per trovare soluzioni al cambiamento climatico”

Il mondo sta rivolgendo la sua attenzione a Dubai mentre decine di migliaia di persone si preparano a partecipare alla COP28, il vertice annuale sul clima ospitato dalle Nazioni Unite. Man mano che le conseguenze del cambiamento climatico si fanno sempre più sentire, le discussioni tra leader mondiali, negoziatori, sostenitori del clima e rappresentanti dell’industria si concentrano su come il mondo dovrebbe adattarsi alle ondate di calore mortale, alle tempeste sempre più violente e al catastrofico innalzamento del livello del mare.

Tuttavia, nonostante l’importanza della questione, i negoziati annuali sulla COP sono stati spesso controversi. Di particolare preoccupazione sono le differenze di opinione tra i paesi ricchi, che emettono la maggior parte dell’inquinamento che riscalda il pianeta, e i paesi poveri, che hanno contribuito meno a questo inquinamento.

Quindi, cos’è esattamente la COP28?

La COP28 è la 28esima Conferenza delle Parti (COP) dalla firma del trattato delle Nazioni Unite che mira a limitare il riscaldamento globale. La prima COP si è svolta a Berlino nel 1995 e da allora gli Stati membri si sono incontrati ogni anno per discutere le questioni legate al cambiamento climatico. Nel 2015, durante la COP21, più di 190 paesi hanno adottato l’accordo di Parigi, che mira a limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2 gradi Celsius, o addirittura a 1,5 gradi Celsius.

Tuttavia, sebbene l’accordo di Parigi abbia segnato un importante passo avanti, non ha specificato come i paesi dovrebbero raggiungere questo obiettivo. Le COP successive hanno quindi cercato di rendere i piani legati all’Accordo di Parigi più ambiziosi e più precisi sui cambiamenti che la società dovrebbe apportare.

Quest’anno, però, la scelta degli Emirati Arabi Uniti come paese ospitante del vertice è stata aspramente criticata. In effetti, non solo gli Emirati Arabi Uniti sono un importante produttore di petrolio, ma hanno anche nominato un alto funzionario dell’industria dei combustibili fossili come presidente della COP28.

La nomina ha sollevato accuse di conflitto di interessi e molti membri del Congresso degli Stati Uniti e del Parlamento europeo hanno chiesto le dimissioni del funzionario. Nonostante ciò, alcuni attori chiave, come l’inviato speciale americano per il clima John Kerry, hanno accolto con favore la nomina.

Tra i partecipanti attesi alla COP28 figurano capi di Stato e di governo di oltre 160 paesi, tra cui Regno Unito, Francia, Germania e Giappone. Inoltre, si prevede che il re Carlo III del Regno Unito pronuncerà un discorso alla cerimonia di apertura. Purtroppo Papa Francesco ha dovuto annullare la sua partecipazione per problemi di salute.

In conclusione, la COP28 rappresenta un evento di capitale importanza nella lotta al cambiamento climatico. Nonostante controversie e divisioni, riunisce attori di tutto il mondo per discutere le soluzioni necessarie per limitare gli effetti devastanti del riscaldamento globale. Speriamo che questa conferenza si traduca in impegni concreti e azioni decisive per proteggere il nostro pianeta.

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