“Diga rinascimentale etiope: l’Egitto mette in guardia contro le misure unilaterali dell’Etiopia, solleva preoccupazioni sulla sicurezza idrica”

La situazione tra Egitto ed Etiopia riguardo alla diga rinascimentale etiope (GERD) continua a destare preoccupazione. Il Ministro delle Risorse Idriche e dell’Irrigazione Hani Sewilam ha recentemente espresso il punto di vista dell’Egitto sulla questione, affermando che il Paese sta monitorando da vicino i passi unilaterali dell’Etiopia riguardo al GERD.

In un comunicato stampa, il ministro ha messo in guardia l’Etiopia dal compromettere la sicurezza idrica dell’Egitto, affermando che le istituzioni statali egiziane non lo permetterebbero. Ha inoltre sottolineato che l’Etiopia ha deciso di prelevare 26 miliardi di metri cubi d’acqua dal Nilo durante il quarto riempimento della diga, il che rappresenta un serio problema per l’Egitto.

Secondo Sewilam, l’Egitto ha aperto la strada ai negoziati con l’Etiopia, ma le due parti non sono riuscite a raggiungere un accordo dopo 12 anni di discussioni sul riempimento e sulla gestione della diga. Inoltre, il ministro ha osservato che non ci sono informazioni sufficienti sui dettagli finali del progetto GERD, sollevando legittime preoccupazioni sulla sua sicurezza.

Sewilam ha avvertito che il crollo del GERD porterebbe alla distruzione delle dighe del Sudan, che avrebbe un enorme impatto sui 150 milioni di persone che vivono in Egitto e Sudan. Ha inoltre rivelato che l’Egitto non ha accettato i termini relativi al riempimento della diga, accusando l’Etiopia di includere altre questioni nei negoziati per dominare il Nilo Azzurro.

Nonostante le molteplici richieste da parte di Egitto e Sudan, l’Etiopia continua a riempire il GERD senza che venga raggiunto un accordo sulle regole di riempimento e sfruttamento. L’Egitto vede la diga come una minaccia esistenziale, dato che dipende per il 97% dal Nilo per il suo fabbisogno idrico. Di fronte alla crescente domanda di acqua e agli alti tassi di deficit idrico, l’Egitto sta investendo in progetti di trattamento delle acque reflue agricole per coprire questo deficit in nuove aree di bonifica agricola.

Questa impasse nei negoziati tra Egitto, Sudan ed Etiopia evidenzia l’urgenza di una soluzione equa che tuteli gli interessi di tutti i paesi coinvolti. La questione GERD deve essere risolta diplomaticamente, promuovendo discussioni trasparenti e sottolineando la cooperazione regionale per garantire la sicurezza idrica a lungo termine nella regione.

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