Nel Nord Kivu è recentemente scoppiato uno scandalo riguardante la pesca illegale sul lago Edouard. Diverse decine di ONG locali per la protezione dell’ambiente, del territorio e dei diritti umani hanno denunciato il coinvolgimento di alcuni ufficiali della Marina in questa attività criminale.
In una lettera indirizzata al governatore del Nord Kivu, queste ONG esprimono la loro profonda preoccupazione per questo fenomeno che definiscono un crimine ambientale. Secondo le loro informazioni, in questo affare sono coinvolti cinque ufficiali della Marina. Avrebbero organizzato reti di pescatori illegali con i quali collaborano per svolgere attività di pesca illegale in violazione di tutte le norme vigenti.
Le conseguenze di questa pratica sono devastanti, non solo per gli ecosistemi del Lago Edward e le sue risorse ittiche, ma anche per i mezzi di sussistenza delle comunità locali. Le ONG chiedono quindi al governatore del Nord Kivu di porre fine a queste attività e di avviare un’indagine approfondita affinché vengano adottate sanzioni disciplinari contro i colpevoli e i loro complici.
Oltre a queste raccomandazioni, gli attori della società civile chiedono anche al governatore di effettuare rotazioni regolari di comandanti e soldati assegnati a questa zona ecologicamente fragile del Parco Nazionale Virunga. Questa misura mira ad evitare qualsiasi legame di complicità o corruzione tra ufficiali della Forza Navale e pescatori illegali.
È fondamentale che vengano adottate misure concrete per porre fine a questa pesca illegale e preservare le risorse naturali del Lago Edward. È anche una questione di giustizia per le comunità locali che dipendono dalla pesca per il loro sostentamento. Speriamo che le autorità adottino rapidamente misure per punire i responsabili e porre fine a queste pratiche distruttive per l’ambiente e le popolazioni locali.