Furto elettorale nella RDC: Moïse Katumbi denuncia frodi massicce e chiede all’azione dei cittadini
Pochi giorni dopo la proclamazione dei risultati provvisori delle elezioni presidenziali nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), Moïse Katumbi, ex governatore del Katanga e candidato alla presidenza, ha denunciato con forza quello che definisce un “furto elettorale”. Occupando il secondo posto con il 18% dei voti, sostiene di essere vittima della massiccia frode che ha rovinato il voto del 20 dicembre.
In una dichiarazione, Moïse Katumbi è stato categorico: i congolesi non potranno ricostruire il loro Paese e ritrovare il loro orgoglio senza elezioni credibili, libere e trasparenti. Secondo lui, la RDC è entrata in una fase di ricerca della libertà, ed è necessario un risveglio cittadino per liberare il paese dalle mani della predazione, della corruzione e di tutte le ingiustizie.
Anche il partito politico di Moïse Katumbi, “Insieme per la Repubblica”, ha denunciato gli imbrogli, le frodi e le menzogne che hanno rovinato il processo elettorale. Ha invitato la comunità internazionale a non riconoscere i risultati del 20 dicembre e ha espresso il suo rifiuto di contestare i risultati davanti alla Corte Costituzionale, sostenendo che questa istituzione non sarà in grado di contrastare la frode pianificata e orchestrata dal presidente della Commissione Elettorale Nazionale indipendente. .
Nel frattempo diversi capi di Stato si sono congratulati con Félix Tshisekedi per la sua vittoria con il 73,34% dei voti validi espressi. Incoraggiano l’opposizione a perseguire strade pacifiche per contestare i risultati. Tuttavia, nella RDC persistono proteste e tensioni politiche, che mettono in dubbio la legittimità del processo elettorale.
L’affermazione di Moïse Katumbi e il suo appello all’azione dei cittadini evidenziano le questioni democratiche cruciali che la RDC deve affrontare. Ripristinare la fiducia democratica e combattere la corruzione e la predazione rimangono le principali sfide per il Paese. La comunità internazionale deve sostenere le aspirazioni democratiche del popolo congolese e agire per garantire elezioni libere e trasparenti, per consentire alla RDC di ritrovare la stabilità politica ed economica di cui ha tanto bisogno.
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In conclusione, la denuncia del furto elettorale da parte di Moïse Katumbi e il suo appello all’azione dei cittadini evidenziano i gravi problemi di frode e corruzione che continuano a minare il processo democratico nella RDC. È essenziale che vengano adottate misure per garantire elezioni veramente libere e trasparenti, per ripristinare la fiducia del popolo congolese e consentire alla nazione di muoversi verso un futuro migliore. La RDC ha bisogno di un forte impegno da parte della comunità internazionale per sostenere la democrazia e la stabilità nel paese.
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