“La Marina nigeriana mette a tacere accuse infondate: sforzi esemplari nella lotta contro il furto di petrolio marittimo”

Lotta contro il furto di petrolio marittimo: sforzi degni di lode

In una dichiarazione rilasciata ieri, il direttore delle informazioni navali, contrammiraglio Adedotun Ayo-Vaughan, ha cercato di mettere le cose in chiaro riguardo alle accuse infondate mosse contro la marina nigeriana. Secondo lui, individui e organizzazioni disperate stanno cercando di screditare gli sforzi della Marina per sradicare il furto di petrolio greggio e altre forme di illegalità nelle acque marittime del paese.

Questa strategia diffamatoria prevede l’utilizzo di agenti terzi o gruppi di interesse particolari per seminare dubbi sul rinnovato impegno della Marina nella lotta al furto di petrolio greggio. Tuttavia, il contrammiraglio Ayo-Vaughan sottolinea che queste affermazioni infondate sono completamente false e non basate su alcuna prova concreta.

Ribadisce che la Marina nigeriana sta adempiendo alle proprie responsabilità statutarie come stabilito nella Costituzione della Repubblica Federale della Nigeria e continuerà a lavorare instancabilmente per garantire la sicurezza marittima del paese. È inoltre importante sottolineare che la Marina Militare collabora costantemente con tutti gli stakeholder marittimi, sia a livello nazionale, regionale che internazionale.

L’integrazione degli attori privati ​​nella protezione delle infrastrutture economiche critiche è uno sviluppo ben noto, a condizione che gli standard di professionalità e le procedure operative standard siano scrupolosamente rispettati. Di conseguenza, le affermazioni contrarie, veicolate da pubblicazioni fuorvianti e non confermate, sono del tutto infondate.

La Marina nigeriana è l’agenzia principale responsabile della sicurezza dell’ambiente marittimo della Nigeria ed è in prima linea nella mobilitazione dei legittimi portatori di interessi marittimi nella lotta collettiva contro il furto di petrolio greggio e per la protezione dei beni nazionali.

Le numerose operazioni ed esercitazioni effettuate dalla Marina Militare, come l’Operazione Dakar Ta Dabarwo, l’Operazione Calm Waters, l’Operazione Nchekwe Oshimili e l’Esercitazione Sea Guardian, solo per citarne alcune, confermano il suo impegno nella lotta alle attività criminali in mare, comprese quelle petrolifere. furto.

Solo nel 2023, queste operazioni hanno portato all’arresto di 23 navi, oltre 233 sospetti e 690 imbarcazioni di legno che trasportavano petrolio greggio e prodotti derivati ​​rubati, mentre sono stati arrestati più di 703 siti di raffinazione illegali. Sono state arrestate anche dozzine di chiatte, 82 veicoli e petroliere, e prodotti petroliferi per un valore di oltre 105 miliardi di naira sono stati confiscati ai ladri di petrolio.

Queste cifre dimostrano l’efficacia degli sforzi della Marina nigeriana per combattere il furto di petrolio e proteggere le risorse nazionali. I sospetti arrestati sono stati consegnati agli organi competenti per le opportune azioni legali e la lotta contro il furto di petrolio greggio continua con rinnovato zelo nel 2024.

È quindi comprensibile che queste false pubblicazioni cerchino di distogliere l’attenzione dalla Marina, poiché i criminali coinvolti nei furti di petrolio iniziano a sentire l’impatto di queste misure. I risultati concreti della Marina si riflettono nell’aumento della produzione petrolifera negli ultimi sei mesi, come confermato dalle autorità competenti e dai media.

Il contrammiraglio Ayo-Vaughan ha concluso affermando che le campagne diffamatorie orchestrate da questi individui mal intenzionati non scoraggeranno la Marina nigeriana nell’esercizio delle sue missioni costituzionali al servizio dell’economia nazionale. La Marina continuerà ad agire con determinazione per garantire la sicurezza marittima del Paese e combattere le attività illecite in mare.

In sintesi, la volatilità delle accuse infondate non dovrebbe scuotere la nostra fiducia nella Marina nigeriana e nei suoi sforzi per proteggere le nostre vitali risorse marittime. Il loro rinnovato impegno nella lotta contro il furto di petrolio è una prova concreta della loro determinazione a sostenere l’ordine e la giustizia nelle nostre acque territoriali.

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