Titolo: Gli agenti temporanei della CENI denunciano il mancato pagamento dei loro stipendi
Introduzione :
In una lettera indirizzata al presidente della CENI, Denis Kadima, gli agenti temporanei della Commissione elettorale nazionale indipendente deplorano il mancato pagamento dei loro stipendi per le operazioni di voto alle quali hanno partecipato. Questi agenti, che hanno svolto un ruolo cruciale come supervisori della FEP e della FET nella provincia centrale del Kasai, esprimono la loro indignazione per questa situazione che li lascia senza mezzi di sussistenza. Denunciano anche le difficili condizioni di lavoro che hanno dovuto affrontare durante le loro missioni.
Mancato pagamento degli stipendi: una palese ingiustizia
Gli agenti temporanei della CENI sottolineano che nonostante il loro impegno e dedizione durante le operazioni di voto, non hanno ancora ricevuto il loro compenso. Firmarono un contratto proposto unilateralmente dalla CENI, ma il pagamento degli stipendi promessi non venne mai effettuato. Questa situazione li pone in una situazione finanziaria precaria, privandoli dei mezzi per soddisfare i loro bisogni primari.
Condizioni di lavoro difficili
Oltre al mancato pagamento degli stipendi, gli agenti temporanei della CENI denunciano le difficili condizioni di lavoro che hanno dovuto affrontare. In alcuni casi, questi supervisori FEP e FET sono stati attaccati e minacciati di morte da individui utilizzati da politici mal intenzionati. Alcuni di loro hanno riportato ferite gravi, con braccia rotte o ricoveri ospedalieri, senza alcun sostegno da parte della CENI. Questa situazione è tanto più inaccettabile in quanto questi agenti mettono in pericolo la loro vita per supervisionare le operazioni di voto.
Una richiesta di riparazione
Di fronte a questa situazione, gli agenti temporanei della CENI reclamano il pagamento dei loro stipendi per il loro lavoro di supervisione delle operazioni di voto e di spoglio. Chiedono inoltre il rimborso delle spese di mobilitazione promesse loro per coprire le spese che avrebbero dovuto sostenere personalmente. Alcuni di loro hanno contratto prestiti e debiti per coprire queste spese, e oggi chiedono che il loro impegno venga riconosciuto e premiato.
Conclusione :
Gli agenti temporanei della CENI si trovano oggi in una situazione precaria, privati del loro stipendio e con difficoltà finanziarie. Merita di essere presa in considerazione la loro legittima richiesta di ricevere un compenso per l’attività svolta nella supervisione delle operazioni di voto. È essenziale che la CENI adotti misure rapide per risolvere questa situazione e riconosca l’importanza del lavoro svolto da questi agenti temporanei. Occorre fare giustizia per garantire il rispetto e l’apprezzamento per il lavoro di tutti coloro che contribuiscono al regolare svolgimento dei processi elettorali.