Le elezioni generali svoltesi lo scorso dicembre nella provincia dell’Ituri sono state caratterizzate da numerose irregolarità, secondo il deputato dell’opposizione nazionale, Gratien Iracan. In una confessione inquietante, Iracan rivela che i testimoni dell’opposizione non hanno potuto partecipare alle operazioni di apertura dei seggi elettorali e non hanno potuto controllare le schede. Inoltre, non avevano accesso ai verbali.
I rapporti preliminari delle missioni di osservazione elettorale locale e internazionale confermano queste irregolarità. Sottolineano in particolare l’apertura tardiva dei seggi elettorali, la limitazione dell’accesso dei testimoni dei partiti politici e la mancata presentazione dei verbali. Questi risultati mettono in discussione la trasparenza e l’integrità del processo elettorale.
Inoltre, Gratien Iracan denuncia problemi legati al numero e all’ubicazione dei seggi elettorali. Secondo quanto riferito, alcune stazioni hanno aperto tardi la sera e altre sono state spostate il giorno delle votazioni, causando confusione e impedendo ad alcuni elettori di votare.
Violenze sono state documentate anche durante il processo elettorale. In alcuni casi, la chiusura temporanea dei seggi elettorali da parte degli agenti della CENI è stata utilizzata come giustificazione per atti di violenza, senza la presenza di testimoni. Questi incidenti hanno contribuito a gonfiare le urne e hanno minato l’integrità del voto.
È quindi fondamentale tenere conto di queste testimonianze e di questi risultati per valutare la legittimità dei risultati elettorali nella provincia dell’Ituri. È necessario intraprendere indagini approfondite e misure correttive per garantire elezioni libere, giuste e trasparenti.
Sono in gioco la democrazia e la stabilità della Repubblica Democratica del Congo. È essenziale ripristinare la fiducia dei cittadini nel processo elettorale e garantire che le loro voci siano ascoltate in modo equo e democratico. Le autorità competenti devono agire con diligenza per correggere queste irregolarità e garantire l’integrità del sistema elettorale.