Le montagne e gli altopiani dell’Angola sono stati a lungo trascurati come fonti d’acqua per le regioni circostanti. Tuttavia, un recente studio condotto dal team del National Geographic Okavango Wilderness Project ha permesso di definire per la prima volta i confini della “Water Tower” degli altipiani angolani.
Soprannominata la “Torre dell’acqua” dell’Africa meridionale, l’Angola è la sorgente di molti dei principali fiumi della regione. I suoi altopiani immagazzinano grandi quantità di acqua dolce che scorre per centinaia di chilometri a valle, sostenendo le persone, le fattorie e la natura in alcune delle regioni più aride.
A differenza delle altre “Torri d’acqua” africane, gli altipiani angolani non sono caratterizzati dalla presenza di neve o ghiaccio. Il loro approvvigionamento idrico è fornito da un flusso sotterraneo progressivo, da laghi sorgivi degli altipiani e da estese torbiere. Nonostante la sua importanza idrologica ed ecologica, la mancanza di confini definiti intorno a quest’area ha ostacolato gli sforzi di protezione e conservazione.
Attraverso questo studio, i ricercatori sono stati in grado di determinare che, in media, circa 423 km3 di pioggia cadono ogni anno sugli altipiani angolani, il che equivale a quasi 170 milioni di piscine olimpiche. La Torre dell’Acqua copre un’area di 380.382 km2 e fornisce risorse di acqua dolce ad Angola, Zambia, Zimbabwe, Mozambico, Repubblica Democratica del Congo, Namibia e Botswana.
Le precipitazioni nella Torre dell’Acqua dell’Angola aiutano ad alimentare i fiumi che scorrono su lunghe distanze. Ad esempio, circa il 95% dell’acqua che alimenta il delta dell’Okavango proviene dalle piogge sugli altopiani angolani.
Tuttavia, nonostante l’importanza di questa “Torre dell’Acqua”, essa non beneficia di protezione formale, a differenza del Delta dell’Okavango che è riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Gli autori dello studio hanno evidenziato la necessità di mettere in atto misure di protezione per preservare questa essenziale fonte d’acqua.
Oltre al suo ruolo nell’approvvigionamento idrico, la Torre dell’Acqua dell’Angola svolge anche un ruolo cruciale nella regolazione delle inondazioni nel delta dell’Okavango. I ricercatori hanno scoperto che l’entità delle inondazioni era fortemente correlata alle prime precipitazioni in Angola. Le forti piogge all’inizio della stagione delle piogge potrebbero portare a maggiori inondazioni nel delta nel corso dell’anno.
I risultati di questo studio evidenziano l’importanza degli altopiani angolani come risorsa vitale di acqua dolce per la regione. È essenziale garantire la protezione e la conservazione di questa “Torre dell’acqua” al fine di preservare gli ecosistemi, i mezzi di sussistenza delle comunità locali e l’equilibrio ecologico della regione.