È innegabile che l’onnipresenza degli smartphone nella nostra società abbia un impatto sugli adolescenti. Per questo motivo in Spagna è nato il movimento “Adolescenza senza cellulare”, il cui obiettivo è sensibilizzare i genitori e limitare l’accesso degli adolescenti agli smartphone.
Questo movimento, iniziato a Barcellona, ha rapidamente guadagnato slancio ed è diventato una vera mobilitazione in tutto il paese. I genitori si sono riuniti per condividere le loro preoccupazioni sui pericoli degli schermi per i giovani.
In risposta a questa mobilitazione, alcune scuole hanno scelto di vietare l’uso degli smartphone in classe. Questo è particolarmente vero alla Dragon American School di Madrid, dove gli studenti devono riporre i loro telefoni in una custodia chiusa prima di entrare in classe. I risultati sono significativi, gli studenti sono più attenti e più attivi in classe.
Tuttavia, vietare l’uso degli smartphone non è facile, soprattutto in Spagna, dove è diventato normale che i bambini abbiano il loro primo smartphone non appena entrano nella scuola media. Per questo i genitori del movimento “Adolescenza Senza Cellulare” si stanno mobilitando per far sentire la loro voce e fare pressione sui politici.
Il cellulare non è solo un oggetto, ma rappresenta anche un accesso illimitato ai social network e a Internet, che può avere conseguenze dannose per gli adolescenti. È quindi fondamentale trovare un equilibrio tra utilizzo dello smartphone e benessere degli adolescenti.
In conclusione, il movimento “Adolescenza senza cellulare” in Spagna mostra l’importanza di limitare l’accesso degli adolescenti agli smartphone e di trovare alternative per promuovere il loro sviluppo. Spetta a genitori, educatori e responsabili politici lavorare insieme per trovare soluzioni adeguate.