La mania delle maratone culinarie in Africa continua a crescere. Dopo il record stabilito lo scorso anno dalla chef nigeriana Hilda Baci, molti appassionati africani si lanciano in sfide simili per cercare di battere questo primato e entrare così nel Guinness dei primati.
Un nome di cui si parla particolarmente è quello dello chef ugandese Dorcus Bashebah. Determinata a vincere il titolo, ha cucinato per l’incredibile cifra di 144 ore e 20 minuti. Anche se si attende l’ufficializzazione del suo record, la sua bravura è già fonte di ispirazione per molti apprendisti chef in tutto il continente.
Un altro nome da citare è quello dello chef ghanese Failatu Abdul-Razak. Ha iniziato la sua maratona culinaria il 1 gennaio 2024 e ha trasformato l’evento in un vero festival culinario. Situato nel nord del Ghana, l’evento offre un’opportunità unica per mostrare la ricchezza della cucina ghanese, in particolare attraverso i social media.
Queste maratone culinarie non rappresentano solo sfide personali per gli chef africani, ma simboleggiano anche il desiderio di abbattere barriere e sfidare gli stereotipi. Dimostrano la determinazione degli chef africani nel promuovere la cucina del continente su scala globale, celebrando la diversità e la ricchezza di sapori che offre.
Al di là del Guinness dei primati, questi tentativi di record infranti hanno un impatto molto più ampio. Fungono da fonte di ispirazione per aspiranti chef e appassionati di cucina, incoraggiandoli a esplorare il vasto mondo della cucina africana.
In conclusione, le maratone culinarie in Africa sono diventate un vero e proprio fenomeno, attirando l’attenzione e l’ammirazione di tanti appassionati di cucina in tutto il continente. Queste sfide sono più che semplici tentativi di record, sono una dimostrazione della creatività, della perseveranza e dello spirito indomito delle donne africane nel campo della cucina. Aiutano anche a mettere in risalto la ricchezza e la diversità della cucina africana sulla scena mondiale.