“Il devastante terremoto di magnitudo 7.1 in Cina: gli impatti disastrosi nella regione dello Xinjiang e le conseguenti sfide umanitarie”

Secondo i media statali, il potente terremoto di magnitudo 7.1 che ha colpito martedì mattina la remota e montuosa regione cinese dello Xinjiang ha causato danni e feriti diffusi.

L’epicentro del terremoto è stato nella contea di Wushi, conosciuta anche come contea di Uqturpan, vicino al confine con il Kirghizistan. L’incidente è avvenuto poco dopo le 2 del mattino, ora locale, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.

Il terremoto ha causato il crollo di due case e la caduta di due importanti linee elettriche vicino all’epicentro, ma l’elettricità è stata rapidamente ripristinata, secondo Xinhua.

Tre persone sono state ricoverate in ospedale in una città a 26 chilometri dall’epicentro, ha riferito l’emittente CCTV. Un bambino è stato salvato dalle macerie della sua casa in questa città, ha aggiunto il canale.

Quasi 200 soccorritori sono stati inviati nella zona colpita dal terremoto e altre centinaia sono in fase di mobilitazione, ha riferito l’agenzia Xinhua.

Scosse significative sono state avvertite in città a centinaia di chilometri di distanza, tra cui Kashgar e Hotan nello Xinjiang meridionale. I video pubblicati dai residenti della zona sui social media cinesi mostrano luci che oscillano e cadono, così come folle che si rifugiano nelle strade, avvolte in giacche e coperte, mentre le temperature notturne scendono fino a -10 gradi Celsius.

Il terremoto è stato avvertito anche in Kirghizistan e Kazakistan, dove sono rimaste ferite almeno 44 persone. È stato segnalato anche in Uzbekistan.

La regione colpita dal terremoto è popolata principalmente da uiguri, un gruppo etnico a maggioranza musulmana che negli ultimi anni ha dovuto affrontare un’intensa repressione da parte del governo, che va dalle detenzioni di massa a severe restrizioni alla vita religiosa e culturale. Le Nazioni Unite hanno affermato che la Cina è impegnata in “gravi violazioni dei diritti umani” contro gli uiguri, che potrebbero equivalere a “crimini contro l’umanità”.

Questo terremoto arriva pochi mesi dopo un potente terremoto nelle province di Gansu e Qinghai, nel nord-ovest della Cina, che ha ucciso 151 persone, il più mortale nel paese in nove anni.

È importante sottolineare che le conseguenze di questo terremoto potrebbero essere ancora più gravi a causa della fragilità della regione e delle tensioni politiche che vi regnano. Gli sforzi di soccorso e di ricostruzione saranno quindi cruciali per aiutare i residenti a riprendersi da questo disastro naturale.

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