“La restituzione degli artefatti in Ghana: un significativo passo avanti nel riconoscimento culturale”

La restituzione dei manufatti culturali è stato un tema caldo negli ultimi anni e una nuova collaborazione tra due musei britannici e un museo del Ghana sta contribuendo ad alimentare questo dibattito. I musei britannici, il British Museum e il Victoria & Albert Museum, hanno recentemente annunciato che restituiranno manufatti d’oro e d’argento al Ghana, 150 anni dopo che furono saccheggiati durante le battaglie coloniali britanniche nell’Africa occidentale.

In totale, verranno restituiti 17 oggetti, inclusi 13 pezzi di ornamenti reali Asante acquistati dal Victoria & Albert Museum in un’asta nel 1874. Questi oggetti erano stati saccheggiati dalle truppe britanniche durante le guerre anglo-Asante del 1873-1874 e 1895-. 1896.

Questa collaborazione tra i musei britannici e il Manhyia Palace Museum in Ghana è vista come un passo importante nel riconoscere il significato culturale di questi oggetti per il popolo Asante. Tuttavia, va notato che questa restituzione viene effettuata come parte di un prestito a lungo termine, poiché le leggi britanniche vietano la restituzione dei tesori culturali al paese di origine. Queste leggi sono anche all’origine del conflitto tra la Grecia e il British Museum sui marmi del Partenone, noti anche come marmi di Elgin.

È importante sottolineare che gli oggetti restituiti rappresentano solo una frazione dei manufatti Asante detenuti dai musei britannici e dai collezionisti privati ​​di tutto il mondo. Lo stesso British Museum afferma di avere 239 pezzi di ornamenti Asante nella sua collezione.

Questa restituzione accende dibattiti e discussioni sulla necessità di restituire questi oggetti ai legittimi proprietari. Nana Oforiatta Ayim, consigliere speciale del Ministro della Cultura del Ghana, vede questa collaborazione come un punto di partenza, date le leggi britanniche che ostacolano la restituzione dei beni culturali. Tuttavia, ritiene che questi oggetti dovrebbero essere restituiti ai legittimi proprietari. Usa un’analogia per spiegare la sua posizione: se qualcuno entrasse nella tua casa, la saccheggiasse e rubasse delle cose, poi, qualche anno dopo, si offrisse di prestartele, come ti sentiresti?

Questa collaborazione tra i musei britannici e il museo del Ghana segna un passo nella giusta direzione in termini di restituzione dei manufatti culturali. Tuttavia, solleva anche questioni più ampie sulla provenienza di molti oggetti esposti nei musei occidentali e rivela la necessità di un esame più attento del modo in cui questi oggetti sono stati acquisiti. Si spera che questa collaborazione serva da modello per altre iniziative di restituzione in futuro.

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