“Legge sull’immigrazione in Francia: articoli controversi che rischiano di essere respinti dal Consiglio costituzionale”

La legge sull’immigrazione è un tema caldo che divide profondamente la società francese. Il Consiglio costituzionale sta esaminando questa legge controversa e potrebbe respingere molte delle sue misure. Ma quali sono gli articoli più problematici dal punto di vista giuridico? Per rispondere a questa domanda abbiamo chiamato in causa due esperti di diritto costituzionale.

Secondo questi specialisti non c’è dubbio che alcune parti del testo verranno censurate. Lo stesso governo ha ammesso che alcuni articoli sono contrari alla Costituzione. Il ministro degli Interni, Gérald Darmanin, ha dichiarato durante il voto dell’Assemblea nazionale lo scorso dicembre che “alcune misure sono manifestamente e chiaramente contrarie alla Costituzione”.

Lo stesso presidente Emmanuel Macron ha contattato il Consiglio costituzionale e ha recentemente indicato che il testo potrebbe essere “corretto per un’eventuale censura”.

Inoltre, altri deferimenti sono stati presentati da parlamentari di sinistra che contestano la costituzionalità di alcune disposizioni del testo e denunciano la presenza di emendamenti estranei all’oggetto della legge.

Prima di valutare la costituzionalità del testo, i Saggi dovranno innanzitutto liberarsi di questi emendamenti inappropriati. Numerosi articoli sono stati denunciati come “cavalieri legislativi”, vale a dire disposizioni che non hanno alcun rapporto giuridico con la legge sull’immigrazione e l’integrazione degli stranieri in Francia.

Gli esperti sottolineano che saranno esaminati la creazione di un fascicolo sui minori non accompagnati delinquenti (articolo 39), la fine dell’acquisizione automatica della cittadinanza per legge fondiaria (articolo 25) e l’inasprimento delle condizioni di accesso alla cittadinanza (articolo 26). per determinarne la pertinenza ai fini della legge.

Quindi i Saggi potranno esaminare la sostanza dei diversi articoli. Secondo i critici di sinistra e il presidente dell’Assemblea nazionale, alcune misure della legge minano il rispetto della vita privata, il diritto a una vita familiare normale e il principio di uguaglianza, tutti garantiti dalla Costituzione.

Secondo gli esperti un attacco ai diritti e alle libertà è possibile, ma deve essere giustificato, appropriato e necessario. In altre parole, deve essere proporzionato all’obiettivo perseguito dalla legge.

Tra gli articoli che potrebbero ledere in modo sproporzionato i diritti degli stranieri, l’esperto evidenzia l’articolo 3 sul ricongiungimento familiare, che aumenta il requisito di età per i coniugi da 18 a 21 anni.

In conclusione, è molto probabile che il Consiglio costituzionale respinga alcune misure della legge sull’immigrazione. Questa decisione potrebbe essere motivata dal mancato rispetto della Costituzione e da attacchi sproporzionati ai diritti e alle libertà degli stranieri. Continua a leggere per scoprire il parere finale dei Saggi su questo controverso testo.

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