“Violenza in Ituri: un massacro di agricoltori da parte della milizia CODECO solleva preoccupazioni per la sicurezza nella regione”

L’omicidio di cinque agricoltori nel dominio di Panduru, territorio di Mahagi, da parte di presunti miliziani del CODECO, ha recentemente scosso la regione dell’Ituri.

Secondo il capo del dominio di Panduru, un gruppo di presunti miliziani del CODECO del vicino dominio di Walendu Watsi ha attaccato i campi dei nativi a Selega. La loro intenzione era quella di fare scorta di prodotti agricoli, ma aprirono il fuoco sui contadini che lavoravano nei campi. Purtroppo cinque di loro sono rimasti mortalmente feriti da colpi di arma da fuoco.

L’attacco è avvenuto nonostante il periodo di calma osservato nel territorio di Mahagi dall’inizio dell’anno. Le autorità tradizionali sono state allertate da tre sopravvissuti, che hanno immediatamente denunciato l’accaduto.

Sul posto sono arrivate le forze di sicurezza, ma i miliziani si erano già ritirati. Sul posto sono potuti recarsi i familiari delle vittime per recuperare i corpi.

Di fronte a questa tragica situazione, diverse famiglie di Selega e delle zone circostanti sono state costrette a lasciare le proprie case per trovare rifugio nei villaggi di Rona e Djopazaka, anch’essi situati nel regno di Panduru.

Questa nuova violenta incursione del CODECO solleva ancora una volta la questione della sicurezza nella regione dell’Ituri. Nonostante gli sforzi compiuti dalle autorità per mantenere la stabilità, è chiaro che i gruppi armati continuano a seminare il terrore e a minacciare la vita delle popolazioni locali.

È essenziale che vengano adottate ulteriori misure per rafforzare la sicurezza nella regione e garantire che gli autori di questi atti di violenza siano ritenuti responsabili delle loro azioni. La protezione dei cittadini e il mantenimento della pace devono essere priorità assolute.

Questa tragedia evidenzia anche l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione nell’Ituri e di sostenere gli sforzi per ripristinare la sicurezza e promuovere la pace nella regione. È fondamentale che i media e gli attori della società civile continuino a denunciare questi eventi per mobilitare l’opinione pubblica e mantenere la pressione sulle autorità affinché agiscano in modo efficace.

In conclusione, questo attacco mortale nel regno di Panduru è un tragico promemoria della fragilità della situazione della sicurezza nell’Ituri. È fondamentale adottare misure per porre fine alla violenza e garantire la protezione delle popolazioni locali.

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