Il lancio, mercoledì 24 gennaio, della piattaforma politica “Pacte pour un Congo Rétuvé” (PCR) ha creato un vero e proprio terremoto all’interno dell’Unione Sacra, l’ampia formazione politica che ha sostenuto la rielezione di Félix Tshisekedi alle elezioni presidenziali del 20 dicembre scorso. anno.
Dall’annuncio della creazione di questa nuova formazione politica, le sedi dei partiti politici membri della Sacra Unione hanno espresso il loro malcontento, affermando che il PCR è nato dalle frustrazioni degli alleati dell’UDPS dopo che quest’ultimo aveva rastrellato i maggioranza dei seggi nell’Assemblea nazionale.
Vital Kamerhe, Tonny Kanku, Jean Lucien Bussa e Julien Paluku, i principali attori di questa nuova piattaforma politica, giustificano la sua creazione sottolineando la necessità di rafforzare la coesione attorno al presidente Tshisekedi.
Tuttavia, alcuni analisti vicini all’UDPS ritengono che questi membri del PCR avrebbero difficoltà ad accettare che l’UDPS occupi il primo posto tra le forze politiche, soprattutto per quanto riguarda la nomina di un nuovo Primo Ministro e la formazione del prossimo governo.
Nonostante le tensioni all’interno della Sacra Unione, Augustin Kabuya, segretario generale dell’UDPS, afferma che questa iniziativa non tocca la Sacra Unione e che tutti i congolesi sono liberi di pensare. È ovvio che il PCR è composto da diversi gruppi politici e mira a sostenere il presidente Tshisekedi nel portare a termine la sua missione di ricostruzione del Congo.
Questo lancio del Patto per un Congo Fondato (PCR) all’interno della Sacra Unione è quindi un segnale forte, che testimonia le tensioni politiche nel Paese e la volontà dei diversi partiti di preservare i propri interessi. Il resto degli eventi ci permetteranno di vedere quale impatto avrà questa nuova piattaforma politica sul panorama politico congolese e sui progetti di sviluppo del Presidente Tshisekedi.