I militari al potere in Mali, Burkina Faso e Niger hanno recentemente annunciato il loro ritiro immediato dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS). Accusano il blocco economico regionale di imporre sanzioni disumane volte a rovesciare i recenti colpi di stato nei rispettivi paesi.
Secondo una dichiarazione congiunta trasmessa dalle televisioni nazionali dei tre paesi, le giunte affermano che questa decisione è stata presa in piena sovranità e che l’ECOWAS si è allontanata dagli ideali dei suoi padri fondatori e dal panafricanismo dopo quasi 50 anni di esistenza.
Le giunte sostengono che l’ECOWAS, influenzata da potenze straniere, è diventata una minaccia per i suoi stati membri e le loro popolazioni.
L’ECOWAS, fondata nel 1975 per promuovere l’integrazione economica degli Stati membri, è considerata la principale autorità politica e regionale dell’Africa occidentale.
Il blocco regionale ha dovuto affrontare sfide negli ultimi anni nel tentativo di risolvere gli episodi di colpo di stato nella regione e garantire un’equa distribuzione delle risorse naturali.
Le giunte non hanno fornito dettagli su come avrà luogo il processo di ritiro e l’ECOWAS non ha ancora risposto.
Il blocco regionale, che riconosce solo i governi democratici, ha già affrontato sfide alla sua autorità. L’anno scorso la sua corte regionale ha stabilito che le giunte non hanno l’autorità di agire per conto delle loro nazioni al posto dei governi eletti.
L’annuncio fa seguito a una serie di eventi che hanno intensificato le tensioni politiche nell’Africa occidentale, incluso un colpo di stato in Niger lo scorso anno. I tre paesi, Mali, Burkina Faso e Niger, hanno recentemente formato un’alleanza di sicurezza e rotto i legami militari con la Francia e altri paesi europei, chiedendo sostegno alla Russia.
La dichiarazione congiunta critica l’ECOWAS per non aver aiutato i paesi ad affrontare le “minacce esistenziali” come il terrorismo, motivo spesso addotto dai militari per giustificare i colpi di stato. Le giunte sostengono che le sanzioni dell’ECOWAS, invece di migliorare la loro situazione, hanno ulteriormente indebolito le popolazioni già colpite da anni di violenza. Questo sviluppo aggiunge nuova complessità al panorama politico in evoluzione nell’Africa occidentale.
Nel complesso, la decisione delle giunte militari di ritirarsi dall’ECOWAS solleva interrogativi sull’equilibrio tra la sovranità degli Stati membri e gli imperativi di democrazia e stabilità della regione. È necessario lavorare verso soluzioni pacifiche e inclusive che rispondano alle legittime preoccupazioni dei paesi interessati preservando al tempo stesso l’integrità del blocco regionale.