Il 15 aprile 2022, la Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha emesso una sentenza storica in un caso di genocidio contro Israele. Questo caso, che coinvolgeva Israele, Sudafrica e palestinesi, è stato accolto favorevolmente da tutte e tre le parti, anche se nessuno ha ottenuto ciò che avevano chiesto.
Il Sudafrica aveva accusato Israele di aver violato le leggi internazionali sul genocidio durante il suo intervento nella Striscia di Gaza. L’ICJ ha ordinato a Israele di prendere “tutte le misure necessarie” per prevenire il genocidio a Gaza, ma non ha accolto la richiesta del Sud Africa di porre fine alla guerra.
Il ministro degli Esteri sudafricano Naledi Pandor ha detto che avrebbe voluto un cessate il fuoco, ma è comunque soddisfatta della decisione. Israele era in guerra con Hamas a Gaza dopo che quest’ultimo aveva lanciato un brutale attacco contro il paese il 7 ottobre, uccidendo 1.200 persone e prendendo più di 250 ostaggi.
La guerra ha ucciso più di 26.000 persone a Gaza, secondo il ministero della sanità gestito da Hamas, e ha lasciato gran parte dell’enclave in rovina. Israele si è impegnato a continuare la sua campagna fino a quando tutti gli ostaggi rimanenti non saranno liberati e Hamas sarà distrutto.
Questa è la prima volta che Israele viene portato davanti alla Corte Internazionale di Giustizia con l’accusa di aver violato la Convenzione delle Nazioni Unite sul genocidio del 1948, redatta in parte a causa dei massacri di ebrei durante l’Olocausto durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ciononostante, molti israeliani hanno salutato la decisione della Corte Internazionale di Giustizia come una vittoria per lo Stato ebraico. Eylon Levi, portavoce del governo israeliano, ha detto che la Corte Internazionale di Giustizia ha respinto la “ridicola” richiesta del Sud Africa che Israele smetta di difendere il suo popolo e combatta per il rilascio degli ostaggi.
Il caso davanti all’ICJ rappresenta solo una misura provvisoria mentre la corte considera una decisione completa sulla colpevolezza di Israele di aver violato la Convenzione sul genocidio. Questa decisione potrebbe richiedere anni.
Nonostante alcuni considerino la decisione come favorevole a Israele, gli esperti avvertono del danno alla reputazione dello Stato ebraico. Robbie Sabel, professore di diritto internazionale all’Università Ebraica di Gerusalemme, ha sottolineato il danno alle pubbliche relazioni di Israele collegando le sue azioni al genocidio.
Per i palestinesi, la decisione della Corte internazionale di giustizia non è sufficientemente ampia. Mohammed el-Kurd, un attivista palestinese di Gerusalemme, ha affermato che la Corte internazionale di giustizia non ha accolto la richiesta più importante del Sud Africa di sospendere le operazioni militari.
In conclusione, questa decisione della Corte Internazionale di Giustizia nel caso del genocidio contro Israele a Gaza ha provocato reazioni contrastanti. Mentre alcuni vedono questa decisione come una vittoria per Israele, altri dicono che non è sufficiente. In ogni caso, questo caso evidenzia le tensioni in corso tra Israele, Sud Africa e palestinesi e sottolinea l’importanza di rispettare il diritto internazionale e prevenire il genocidio.