L’articolo scritto da Fatshimetrie.org mette in luce la controversia tra la compagnia mineraria Kibali e l’Autorità di regolamentazione per la subappalto nel settore privato (ARSP). In questo contesto, la coalizione “Tutti per la RDC” offre una soluzione realistica per tutte le parti interessate.
Secondo l’ONG, la soluzione deve tenere conto degli interessi dei veri subappaltatori congolesi, in particolare quelli della regione. Inoltre, non deve bloccare le attività della miniera di Kibali, cruciali per molti congolesi e per l’economia della regione settentrionale del Paese. Infine, questa soluzione deve essere conforme alla legge sul subappalto come sostenuto dall’ARSP.
In una corrispondenza indirizzata alla società di Kibali, il direttore generale dell’ARSP chiede la risoluzione dei contratti di società come TCFF, CARGOTRANS, PARAGON, SANDVIK, EPIROC, GCS, HIMA, LAFARGE, KAS, KAF, EUROPE FONDATION, PRIMEFUELS, ORICA , CONGO RIVER, TRAMINCO, COMICO AUTREDO, che forniscono beni e servizi di consumo quotidiano che non richiedono competenze straniere, in violazione della legge sul subappalto.
La coalizione “Tutto per la RDC” sostiene l’immediata rimozione della società TCFF dalla lista dei subappaltatori di Kibali, a causa delle sue pratiche illecite di riscossione delle commissioni sui mercati. Tuttavia, la ONG esprime anche preoccupazione per la sostituzione di società straniere come ORICA, LAFARGE, GCS, che forniscono servizi nelle miniere dell’Alto Katanga e Lualaba, senza richiedere competenze straniere.
La Coalizione propone pertanto che le società congolesi competenti, già presenti sul sito minerario di Kibali, come INTER PRIENTAL BUILDERS, ACTION B, BSEA, OGK, MUNGU LENI, AMAZONE, MODERNITE, KJEM, COMISEMI, ECONOMIC INTEREST GROUP “MAGOMBO BUSINESS GROUP” e GROUPE UTUTU/GUBS, sono considerate alternative alle società straniere. Incoraggia inoltre questi imprenditori locali a riunirsi in gruppi di interesse economico per rafforzare le loro garanzie e il loro capitale per poter accedere a contratti più grandi.
La Coalizione chiede all’ARSP di rilasciare certificati o certificati di subappalto a queste aziende congolesi e propone la creazione di un comitato per monitorare le raccomandazioni che comprenda l’ARSP, Kibali, la FEC e la società civile.
In conclusione, la Coalizione “Tutti per la RDC” raccomanda un periodo di tregua di 6 mesi per consentire il trasferimento di competenze alle imprese congolesi, tenendo conto degli aspetti giuridici e socioeconomici. Sottolinea inoltre l’importanza del rispetto degli standard minerari e dell’eliminazione degli espatriati nel processo di selezione per i contratti minerari nella RDC..
Questo articolo evidenzia le preoccupazioni e le proposte concrete della Coalizione “Tutto per la RDC” nel contesto della controversia tra Kibali e l’ARSP, offrendo così una nuova prospettiva e soluzioni realistiche per tutte le parti interessate.