“Crescente influenza della Russia nel Sahel: legami rafforzati con Niger e Libia”

Notizie recenti hanno evidenziato i crescenti legami tra la Russia e gli attori chiave della regione del Sahel, tra cui la giunta militare al potere del Niger e l’Esercito nazionale libico guidato da Khalifa Haftar. Questa situazione ha attirato l’attenzione sugli sforzi della Russia per espandere la propria influenza in questa parte dell’Africa e rafforzare le relazioni diplomatiche e di sicurezza con questi paesi.

Nelle ultime settimane, i rappresentanti della giunta nigerina e i funzionari dell’ANL hanno intensificato i loro incontri sotto la guida di Mosca. Questi scambi mirano a consolidare i legami tra Khalifa Haftar, considerato l’uomo forte della Libia orientale, e l’alleanza composta da Niger, Mali e Burkina Faso, con particolare attenzione a Niamey, la capitale del Niger.

La delegazione del Consiglio nazionale per la protezione della patria (CNSP), al potere in Niger, ha visitato questa settimana Bengasi, in Libia. Composta da alti leader politici e membri dei servizi segreti, questa missione mirava ufficialmente a rafforzare il partenariato in materia di sicurezza tra i due paesi. A breve è prevista anche la visita del ministro della Difesa nigeriano a Bengasi.

Questi scambi tra Niger e Libia sono supervisionati dal viceministro della Difesa russo, Yunus-Bek Yevkurov, che ha effettuato diverse visite nella regione negli ultimi mesi. Il presidente russo Vladimir Putin è determinato a rafforzare sia la sicurezza che la presenza diplomatica della Russia nel Sahel. Recentemente ha creato l’Africa Corps per sostituire i mercenari della Compagnia Wagner e formalizzare il coinvolgimento russo nella regione. L’est e il sud della Libia potrebbero così diventare basi di supporto materiale e logistico per le forze russe.

Le relazioni tra Russia e Niger hanno subito un’accelerazione dopo la firma di un documento di intesa e cooperazione militare lo scorso dicembre. Questo progresso ha portato il primo ministro nigeriano a recarsi a Mosca per rafforzare i legami tra i due paesi.

La presenza di paramilitari russi in Libia risale al 2019 e, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il loro numero era stimato a circa 7.000 prima della guerra in Ucraina. Mosca spera ora di poter concludere un accordo di difesa congiunta con le autorità della Libia orientale, che le offrirebbe l’accesso alle basi marittime nella regione, in particolare a Tobruk.

Questa situazione fa eco al crescente interesse di altri attori internazionali nel Sahel, in particolare la Turchia, che sta anch’essa cercando di rafforzare i suoi legami con il Niger ed espandere la sua influenza nella regione.

In conclusione, la Russia sta compiendo notevoli sforzi per rafforzare le relazioni con la giunta nigeriana e l’ANL in Libia, con l’obiettivo di espandere la propria influenza nella regione del Sahel.. Questi scambi diplomatici e di sicurezza mirano a consolidare i legami tra le diverse parti e a stabilire basi di supporto materiale e logistico per le forze russe. Questa situazione sottolinea la crescente importanza del Sahel sulla scena internazionale e l’interesse di diversi attori per questa regione strategica dell’Africa.

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