“Gli ex giocatori ivoriani sensibilizzano i giovani talenti del calcio sulla pericolosa realtà dell’immigrazione clandestina”

Sensibilizzare i giovani talenti del calcio ivoriano sulla realtà dell’immigrazione clandestina verso l’Europa è l’obiettivo di un gruppo di ex nazionali ivoriani durante la 34esima Coppa d’Africa in Costa d’Avorio. Personalità del calcio ivoriano come Bakary Koné, Arouna Koné, Kader Keita, Marc Zoro, Didier Zokora e Kandia Traoré si sono impegnate in una campagna di sensibilizzazione attraverso visite a squadre di calcio, zone dei tifosi e quartieri dove i giovani sono potenzialmente tentati di andarsene.

Questi ex giocatori mettono in guardia contro i predatori che sfruttano la vulnerabilità delle famiglie promettendo loro una vita migliore e una carriera internazionale in Europa. L’obiettivo è porre fine a questa piaga che provoca sofferenze a molti genitori e costa la vita a tanti giovani che tentano di attraversare le frontiere sui barconi.

Didier Zokora, ex centrocampista degli Elefanti della Costa d’Avorio, sottolinea l’importanza di questa campagna di sensibilizzazione. Dice che il calcio ha un forte impatto nel suo paese e molte persone scherzano con i genitori promettendo di portare i propri figli in Europa per una somma di denaro. Gli ex giocatori vogliono fermare questo fenomeno e incoraggiare i giovani ivoriani a seguire il percorso normale per realizzare il loro sogno di diventare le nuove stelle del calcio ivoriano.

Questa consapevolezza sta dando i suoi frutti, come dimostra la storia di Paul Bérenger, giovane giocatore del Royal Football Club di Abidjan (ROFCA). Aveva preso in considerazione l’idea di andare in Europa ma ha rinunciato dopo aver sentito il suo idolo Baky Koné parlare dei pericoli dell’immigrazione clandestina. Paul dice che è fondamentale circondarsi saggiamente di calcio per avere successo nella propria carriera e che la sicurezza non dovrebbe essere compromessa in nome del successo.

Baky Koné, che è attivamente coinvolto nella sensibilizzazione, afferma che la campagna non dovrebbe fermarsi dopo la Coppa d’Africa. È importante continuare a sensibilizzare i giovani sui pericoli dell’immigrazione clandestina. È felice che il ministero associ la loro immagine a questa consapevolezza perché crede che molte persone vorrebbero ascoltarli e sentire la loro storia.

Un altro giocatore importante in questa campagna è Ibrahim Traoré, l’allenatore della squadra ROFCA. Lui stesso ha tentato di raggiungere l’Europa nel 2009, ma alla fine è stato abbandonato in Marocco per più di due anni. Racconta la sua storia ai giovani giocatori e cerca di guidarli, ma riconosce che la sua voce non sempre ha voce in capitolo. Ibrahim sottolinea che l’avventura calcistica può essere gratificante quando si è ben preparati e si sa dove si sta andando.

In conclusione, sensibilizzare i giovani talenti del calcio ivoriano sull’immigrazione clandestina è una questione importante.. Gli ex nazionali ivoriani stanno investendo in questa causa sfruttando la loro popolarità per diffondere il messaggio. Questa consapevolezza aiuta a far comprendere ai giovani calciatori i rischi legati all’immigrazione clandestina e li incoraggia a seguire il percorso normale per realizzare il loro sogno di diventare stelle del calcio.

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