La lotta contro gli ordigni esplosivi nella provincia del Nord Kivu della Repubblica Democratica del Congo (RDC) sta vivendo una nuova ondata di violenza. La Synergy for Mine Action (SYLAM) ha recentemente deplorato la morte di una ventina di persone in seguito all’esplosione di ordigni esplosivi nelle zone di combattimento di Masisi, Rutshuru e Nyiragongo.
Queste macchine da guerra, spesso subdolamente nascoste, costituiscono una minaccia significativa per la popolazione che vive dentro e intorno a queste zone di combattimento. Nella cittadina di Sake, due ragazze di 9 e 11 anni hanno recentemente perso la vita in seguito ad un’esplosione. A Mweso, 19 persone sono state uccise e altre 27 ferite. Anche una ragazza è rimasta ferita a Ntamugega.
Di fronte a questa situazione allarmante, il SYLAM lancia un appello urgente alla popolazione. È fondamentale essere vigili e non confondere le macchine da guerra con oggetti di uso quotidiano. Infatti, un mortaio può essere facilmente confuso con un pestello, una granata può sembrare un ananas, una conchiglia può avere le sembianze di un pesce e una mina antiuomo può essere confusa con una piccola lampada.
SYLAM invita pertanto i residenti di queste zone a prestare attenzione e a denunciare immediatamente alle autorità ogni eventuale ritrovamento di ordigni esplosivi. Questo approccio è essenziale per la sicurezza di tutti, al fine di limitare i danni umani causati da questi ordigni distruttivi.
In conclusione, la provincia del Nord Kivu nella RDC si trova ad affrontare una situazione allarmante a causa del crescente utilizzo di ordigni esplosivi nelle zone di combattimento. SYLAM avverte la popolazione della necessità di vigilare e di non confondere queste macchine da guerra con oggetti comuni. È fondamentale segnalare alle autorità competenti l’eventuale ritrovamento di un ordigno esplosivo per garantire la sicurezza di tutti.