“Bouchra Karboubi, prima donna nordafricana ad arbitrare una partita maschile durante la CAN: un passo da gigante per l’inclusione delle donne nel calcio africano”

Bouchra Karboubi ha fatto la storia il mese scorso diventando la prima donna nordafricana ad arbitrare una partita maschile al CAN il 22 gennaio.

Si è così unita a Salima Mukansanga del Ruanda e ha registrato il suo nome insieme alle donne che arbitrano l’evento calcistico più importante dell’Africa.

“Nel nome di Dio, il più gentile, il più misericordioso, sento che saremo il primo arbitro arabo alla Coppa d’Africa, che è il più grande evento calcistico”, dice Karboubi.

“È un immenso orgoglio per me e una grande gioia, una gioia traboccante e un orgoglio rappresentare le donne marocchine e arabe durante questo evento calcistico”.

Questa 36enne ha arbitrato la sua prima partita alla Coppa delle Nazioni africane femminili nel 2018.

Dice che la sua carriera nella polizia ha fortemente influenzato la sua pratica arbitrale.

“La mia professione di agente di polizia ha sicuramente avuto un impatto positivo su Bouchra Karbouki, l’arbitro sul campo. Una delle regole fondamentali della polizia è essere imparziale per applicare la legge in modo equo e con impegno. In altre parole, tutte queste I valori si riflettono positivamente su Bouchra, l’arbitro.”

Bouchra Karboubi spera di “servire da esempio per le donne… e che la prossima generazione sia sempre più chiamata in causa”.

Ha anche guidato una squadra di arbitri tutta al femminile, la prima nella storia del torneo, durante la vittoria della Nigeria sulla Guinea-Bissau il mese scorso.

Ha elogiato il lavoro della divisione arbitrale della Confederazione del calcio africano.

“È certo che la divisione arbitrale della CAF sta facendo un ottimo lavoro nello sviluppo dell’arbitraggio femminile in Africa. Il fatto che siamo qui, che stiamo arbitrando tali partite, mostra i frutti del loro lavoro”, ha dichiarato alla CAF.

Questa partecipazione di Bouchra Karboubi alla CAN segna un significativo passo avanti per l’inclusione delle donne nel mondo del calcio in Africa. Il suo successo e il suo viaggio stimolante aprono la strada a un maggiore riconoscimento e visibilità per le donne arbitri nella regione.

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