La voce dei giocatori della RDC risuona oltre i campi di calcio. Partecipanti alla Coppa d’Africa, sfruttano la loro notorietà per denunciare gli omicidi che avvengono nella parte orientale del loro Paese. Cédric Bakambu, giocatore della nazionale, ha espresso la sua frustrazione per il silenzio dei media su questa situazione allarmante. In un messaggio toccante pubblicato sui social network, ha lanciato un appello alla presa di coscienza collettiva: “Tutti vedono i massacri nel Congo orientale. Ma tutti tacciono. Usa la stessa energia che metti nel parlare della CAN per evidenziare quello che ci sta succedendo, non ci sono piccoli gesti. Pace per la RDC”.
Anche Chancel Mbemba, un altro giocatore congolese, condivide questa preoccupazione e prega affinché il suo Paese possa trovare la pace. La sua dichiarazione dimostra l’importanza di questo tema per i giocatori e per la popolazione congolese nel suo insieme. Lionel Mpasi, da parte sua, non esita ad essere diretto nel suo messaggio: “Uccidiamo a casa. Fermare.” Questa frase breve ma di grande impatto riassume l’urgenza e l’importanza di agire di fronte a questa violenza.
Gédéon Kalulu, anche lui giocatore congolese, ha espresso la sua solidarietà alle vittime dichiarando: “Io sono Goma. Sono congolese. Vogliamo la pace”. Il suo messaggio riflette il desiderio comune dei congolesi di vedere il loro Paese finalmente vivere stabilità e serenità.
Al di là delle loro dichiarazioni, gli attori della RDC hanno già fornito un sostegno concreto alle vittime di questa violenza. Hanno contribuito al Fondo nazionale per le riparazioni per le vittime di violenza sessuale legata ai conflitti e di crimini contro la pace e la sicurezza dell’umanità. Il loro impegno va oltre i campi di calcio e dimostra la loro determinazione nel sostenere il proprio Paese e la sua gente.
Queste posizioni assunte dagli attori della RDC evidenziano un problema che troppo spesso viene dimenticato. Mentre la Coppa d’Africa sta suscitando grande attenzione da parte dei media, è importante non dimenticare le tragiche realtà e le sofferenze vissute dalle popolazioni congolesi. Più che una competizione sportiva, questa coppa può essere un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e adottare misure concrete per porre fine a questa violenza. I protagonisti della RDC ci ricordano che tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere nella lotta contro l’ingiustizia e nella ricerca della pace.
In conclusione, si alza la voce degli attori della RDC per denunciare gli omicidi nell’est del loro paese. Il loro appello alla consapevolezza e all’azione è un importante promemoria della responsabilità collettiva nella lotta contro la violenza. È fondamentale dare visibilità a questo tema e sostenere le iniziative volte a ripristinare la pace nella Repubblica Democratica del Congo.