La bozza del piano energetico del Sudafrica attira critiche: prorogata la scadenza per i commenti del pubblico

Il ministro delle Risorse minerarie e dell’energia, Gwede Mantashe, ha annunciato lunedì che il termine per i commenti pubblici sulla bozza del Piano integrato delle risorse (IRP) 2023 sarà prorogato di un mese, fino al 23 marzo 2023.

La mossa arriva dopo le massicce critiche ricevute quando è stata inizialmente rilasciata l’ultima versione del progetto IRP, principalmente a causa della sua apparente riduzione della capacità rinnovabile rispetto alla versione del 2019.

Il Ministero delle risorse minerarie e dell’energia sperava di finalizzare l’IRP entro maggio 2024, ma questa scadenza sarà anticipata di un mese. Tuttavia, ciò lascia poco tempo prima che il piano venga rivisto dal Consiglio nazionale per lo sviluppo economico e il lavoro.

Il progetto IRP propone in particolare di ritardare la chiusura di alcune centrali elettriche a carbone di Eskom per evitare l’impatto economico della loro disattivazione prematura. Se approvato, sarebbe una buona notizia per i minatori di carbone del paese, che hanno registrato un calo significativo delle vendite negli ultimi anni.

Dal suo punto di vista industriale, il Minerals Council del Sud Africa ha osservato che non vi era alcuna indicazione o chiarezza nella bozza dell’IRP riguardo alle nuove date o alla portata del rinvio.

Secondo il rapporto integrato di Eskom, l’azienda elettrica nazionale, nel 2022-2023 sono state bruciate 102,4 megatonnellate di carbone. Se la decisione di smantellare 24.100 megawatt entro il 2034 verrà mantenuta, la domanda di carbone di Eskom sarà significativamente ridotta.

“Di conseguenza, il mercato delle esportazioni svolgerà un ruolo cruciale nel mantenimento dei posti di lavoro nel settore minerario e logistico”, ha aggiunto il Minerals Council.

Allo stesso tempo, i volumi delle esportazioni di carbone sono stati notevolmente ridotti a causa della crisi logistica causata da Transnet. Secondo il Minerals Council, anche i minatori di carbone si trovano ad affrontare un’ondata di sentimento negativo nei confronti della risorsa, che ha avuto un impatto sugli investimenti a lungo termine nel settore.

La decisione di estendere il periodo per i commenti pubblici sulla bozza dell’IRP consentirà a tutte le parti interessate tempo sufficiente per studiare ed esprimere eventuali preoccupazioni o suggerimenti. È fondamentale che le politiche energetiche del Paese tengano conto delle esigenze attuali e future, garantendo al tempo stesso una transizione verso un’energia più pulita e sostenibile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *