Le notizie recenti sono state segnate da polemiche sul processo di assegnazione dei diritti di pesca commerciale in Sud Africa. Infatti, una dozzina di aziende hanno deciso di intraprendere un’azione legale contro il ministro delle Foreste, della Pesca e dell’Ambiente, Barbara Creecy, a seguito della conclusione del processo di appello per i diritti di pesca commerciale alla fine dell’anno 2023.
Queste aziende stanno contestando la negazione dei loro diritti di pesca per 15 anni, affermando che le decisioni erano illegali e che le loro richieste erano state valutate in modo errato. Il processo di assegnazione dei diritti di pesca commerciale 2021 si è concluso il 28 febbraio 2022. Il ministero ha ricevuto un totale di 2473 domande, inclusi 1213 ricorsi che non hanno avuto successo.
I pescatori hanno espresso da tempo la loro insoddisfazione per l’esito del processo di assegnazione dei diritti di pesca. Alcuni di loro hanno addirittura chiesto l’annullamento totale del processo.
L’azienda ittica Greenfish Traders, che esporta in Europa e negli Stati Uniti, ha presentato ricorso al tribunale per la negazione dei suoi diritti di pesca. Sostiene che il ministro non ha considerato adeguatamente il suo ricorso e ha anche dato alla società una valutazione errata.
Un’altra società, la Mossel Bay Indigenous Fishermen, che ha richiesto i diritti di pesca per la pesca del nasello, afferma che al ministro ci sono voluti 16 mesi per decidere sui suoi ricorsi. Crede di essere stata costretta a sopravvivere per quasi due anni senza diritto di pesca, a causa delle decisioni illegali prese dal ministero.
Prairie Pride Trading, che ha visto respinta anche la sua richiesta per i diritti di pesca per la pesca al nasello, solleva preoccupazioni circa la data comune di tutte le decisioni di appello per la pesca al nasello. Secondo l’azienda sarebbe impossibile per il ministro leggere, analizzare e decidere su 280 ricorsi in un solo giorno.
Secondo gli avvocati che rappresentano queste società, il processo di concessione dei diritti di pesca è stato affrettato e caratterizzato da gravi carenze. Mettono in dubbio anche l’equità e la trasparenza del processo online utilizzato.
Il ministero, da parte sua, difende il processo di appello e ritiene che le decisioni prese siano state giuste. Secondo il portavoce del ministero, solo lo 0,48% delle domande di pesca sono state oggetto di ricorso legale.
Molti di questi casi verranno esaminati presso l’Alta Corte del Capo Occidentale a maggio.
È chiaro che questa controversia sul processo di assegnazione dei diritti di pesca commerciale in Sud Africa solleva interrogativi sulla trasparenza e l’equità del sistema. Le aziende interessate lamentano vizi ed errori nella valutazione delle loro istanze, mentre il ministero difende la legittimità delle decisioni prese.
È importante che questa controversia venga risolta in modo equo e trasparente per garantire un settore della pesca commerciale sano ed equo per tutte le parti coinvolte.