“Lotta al banditismo urbano a Kinshasa: il piano d’azione rafforzato per sradicare i Kuluna”

Titolo: Kinshasa: lotta al banditismo urbano – Un piano d’azione rafforzato per sradicare i Kuluna

Introduzione :
Il comandante della polizia nazionale congolese (PNC) della città provinciale di Kinshasa, Blaise Kilimbambalimba, ha recentemente affrontato la questione della sicurezza nella capitale congolese. Ha sottolineato la necessità di aumentare il numero dei poliziotti in ogni stazione di polizia secondaria di Kinshasa per combattere il banditismo urbano comunemente noto come “Kuluna”. In questo articolo esploreremo le misure adottate dalle autorità locali per sradicare questa piaga e garantire la sicurezza dei residenti di Kinshasa.

Il banditismo urbano come problema sociale:
Secondo Blaise Kilimbambalimba, Kuluna è un fenomeno sociale che esiste da molto tempo e la sua persistenza è dovuta a profondi problemi sociali. Sottolinea che fino a quando questi problemi non saranno risolti, sarà difficile sradicare il banditismo urbano. Ciononostante assicura che la polizia non si arrende e continua le operazioni per stanare i Kuluna per sottoporli al rigore della legge.

Misure per il reinserimento sociale:
Il comandante Kilimbambalimba spiega che è in atto un processo per il reinserimento sociale del Kuluna arrestato. Per accogliere e supervisionare queste persone è stato creato un centro agricolo e pastorale a Kanyama Kasese. Lì ricevono una formazione che consente loro di reintegrarsi nella società. Questo approccio mira a risolvere i problemi di fondo che alimentano il banditismo urbano e fornisce una prospettiva futura ai giovani coinvolti.

Una lotta accanita contro il banditismo urbano:
Il comandante della polizia di Kinshasa insiste sulla gravità del problema Kuluna, definendolo “terrorismo urbano”. Nell’ambito della lotta contro questa piaga, i Kuluna arrestati vengono trasferiti alla procura militare per sottoporsi alla giustizia militare invece di essere rilasciati e vendicarsi delle vittime che li hanno denunciati. Questo nuovo approccio mira a porre fine all’impunità e a garantire una reale repressione dei crimini commessi.

Rafforzare le forze di polizia:
Blaise Kilimbambalimba sottolinea la necessità di rafforzare le forze di polizia a Kinshasa per combattere efficacemente la criminalità. A seguito delle recenti riforme, molti agenti di polizia sono stati mandati in pensione, con una conseguente riduzione delle risorse disponibili. È quindi imperativo aumentare il numero del personale per soddisfare le esigenze di sicurezza della città e ridurre i tempi di risposta.

La questione del rapimento:
Il comandante Kilimbalimba affronta anche la questione dei rapimenti a Kinshasa. Riconosce che, sebbene il fenomeno esista, i casi di “kaba kaba” (rapimento organizzato) sono rari. Ha detto che la maggior parte dei presunti casi di rapimento riguardano in realtà ragazze giovani che lasciano temporaneamente le loro case per ottenere denaro.. Poi inviano un messaggio sui social network sostenendo di essere stati rapiti per sfuggire alla punizione dei genitori.

Conclusione :
La lotta al banditismo urbano a Kinshasa rappresenta una sfida importante per le autorità locali. Rafforzando il numero delle forze di polizia e favorendo un approccio di reinserimento sociale, le autorità mirano a sradicare questa piaga che affligge la società congolese. Resta da sperare che queste misure garantiscano la sicurezza degli abitanti di Kinshasa e favoriscano un ambiente favorevole al loro sviluppo.

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