“Senegal: L’opposizione si unisce e forma un fronte comune per denunciare il rinvio delle elezioni presidenziali come un colpo di stato costituzionale”

I candidati dell’opposizione in Senegal hanno dimostrato una rara unità formando un fronte comune per protestare contro il rinvio delle elezioni presidenziali, inizialmente previste per il 25 febbraio, al 15 dicembre 2024. Questa decisione, votata dall’Assemblea nazionale il 5 febbraio, è stata descritta come un “colpo di stato costituzionale” da parte dei candidati, che lo accusano di mirare a consentire all’attuale presidente, Macky Sall, di restare al potere oltre il suo mandato che scade il 2 aprile.

La manifestazione dell’opposizione si è tenuta a Dakar, dove decine di gendarmi sono stati inviati per impedire qualsiasi assembramento attorno all’Assemblea nazionale. Tra i 13 candidati che hanno formato un collettivo per protestare contro questa decisione, troviamo personaggi politici come Amadou Ba, il rappresentante dell’ex candidato Pastef Bassirou Diomaye Faye, i deputati Déthié Fall e Thierno Alassane Sall, nonché l’ex ministro Aly Ngouille Ndiaye . Tutti denunciano una manovra di Macky Sall volta a restare al potere oltre la data legale.

Un primo ricorso è stato presentato alla Corte Suprema per impugnare il decreto presidenziale che annulla la convocazione del corpo elettorale del 25 febbraio. I candidati, che sono anche deputati, intendono presentare un altro ricorso al Consiglio costituzionale per contestare la legge approvata il 5 febbraio che rinvia le elezioni al 15 dicembre.

I candidati dell’opposizione apprezzano il sostegno degli Stati Uniti, che ritengono che il rinvio del voto “non possa essere considerato legittimo”, così come la posizione della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS), che chiede di “ristabilire il calendario elettorale ”. Alcuni candidati criticano però la posizione piuttosto timida di alcune cancellerie occidentali e chiedono una condanna più forte. Sperano anche di ottenere il sostegno di altri paesi della regione.

Il prossimo passo del movimento di protesta degli oppositori è creare una convergenza di lotte con i sindacati, la società civile e tutto il popolo senegalese. Invitano tutti gli uomini, i sindacati, i patrioti, le organizzazioni dei trasportatori e il settore informale a mobilitarsi il più rapidamente possibile. Sono in corso discussioni per organizzare scioperi e operazioni nelle città fantasma. Alcuni candidati intendono addirittura proseguire la campagna elettorale nonostante il rinvio del voto.

Questo raduno e mobilitazione dell’opposizione senegalese dimostra un chiaro rifiuto del rinvio delle elezioni presidenziali e la volontà di mantenere la pressione sul governo. La situazione politica in Senegal resta tesa ed è importante monitorare da vicino l’evoluzione di questa protesta.

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