“Crisi umanitaria nel Nord Kivu: MSF lancia un appello urgente di fronte all’afflusso di feriti e sfollati”

Titolo: L’escalation dei conflitti porta ad un afflusso di feriti e sfollati nel Nord Kivu: l’appello urgente di MSF

Introduzione :

Nel Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, i recenti scontri armati hanno creato una situazione umanitaria critica. Migliaia di civili feriti e sfollati si stanno riversando nelle strutture mediche supportate da Medici Senza Frontiere (MSF), mentre decine di migliaia di altri cercano rifugio lontano dalla violenza. Di fronte a questa crisi, MSF lancia un appello urgente a tutte le parti in conflitto per garantire la sicurezza dei pazienti, del personale medico e delle infrastrutture sanitarie, nonché per garantire l’accesso senza ostacoli alle organizzazioni umanitarie.

Un afflusso di feriti e sfollati:

Le cifre parlano chiaro: dal 22 gennaio, quasi 10.000 persone sono fuggite dalle loro case e si sono rifugiate nell’ospedale generale di riferimento di Mweso, situato nel territorio di Masisi. Questi massicci sfollamenti sono la diretta conseguenza dell’intensificarsi degli scontri tra gruppi armati nella regione.

A gennaio, le équipe mediche di MSF, in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno curato 67 feriti di guerra. Tra questi pazienti ci sono soprattutto civili colpiti da ferite da arma da fuoco o esplosioni, tra cui 21 bambini di età inferiore ai 15 anni. MSF ha inoltre fornito supporto psicologico a queste vittime, distribuendo allo stesso tempo alloggi temporanei, sapone e filtri per l’acqua alle persone rifugiate in ospedale.

La situazione critica all’ospedale di Mweso:

La situazione all’ospedale generale di riferimento di Mweso è estremamente preoccupante. Il numero di persone stipate all’interno dello stabilimento è colossale, il che rende sempre più difficile il compito delle équipe mediche. Ciononostante si sforzano di fornire assistenza a tutti i pazienti, nonostante la mancanza di beni di prima necessità, come il cibo.

Verso una nuova ondata di viaggi:

Nel vicino Sud Kivu la situazione non è meno preoccupante. Quasi 155.000 persone sono già state sfollate dal dicembre 2022 e i recenti scontri hanno generato una nuova ondata di massicci sfollamenti. Migliaia di persone hanno cercato rifugio a Bweremana e Minova, aumentando la pressione sulle strutture mediche come l’ospedale generale di riferimento di Minova, supportato da MSF.

Un appello urgente da MSF:

Di fronte a questa crisi umanitaria in continuo peggioramento, MSF lancia un appello urgente a tutte le parti in conflitto affinché garantiscano la sicurezza dei pazienti, del personale medico e delle infrastrutture sanitarie. È essenziale consentire l’accesso senza ostacoli alle organizzazioni umanitarie in modo che possano fornire assistenza salvavita alla popolazione colpita.

Conclusione :

La situazione nel Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, è allarmante. Gli scontri armati hanno portato a un massiccio afflusso di feriti e sfollati, esercitando un’enorme pressione sulle strutture mediche supportate da MSF. È fondamentale che tutte le parti adottino misure per garantire la sicurezza e consentire l’accesso senza ostacoli all’assistenza umanitaria. MSF continua a impegnarsi a fornire cure mediche e assistenza alle persone colpite, nonostante le sfide logistiche e di sicurezza incontrate sul campo.

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