Il Nord Kivu, provincia della Repubblica Democratica del Congo, è ancora una volta teatro di scontri tra le forze armate congolesi (FARDC) e i ribelli dell’M23. Gli scontri sono scoppiati giovedì sulle colline vicino alla città di Sake, situata a circa 27 km da Goma, capoluogo di provincia.
Nonostante le detonazioni di armi pesanti e leggere udite nella città, le FARDC e la loro coalizione con i giovani patrioti, conosciuta come Wazalendo, sono riuscite a respingere i ribelli dell’M23, allontanandoli a circa 15 km da Sake. Gli abitanti della città, pur turbati dalla violenza, hanno espresso la loro determinazione a non abbandonare le loro case nelle mani del nemico.
Tuttavia, la situazione rimane instabile. Sono state segnalate esplosioni a Sake, causate dai ribelli che hanno sganciato bombe sulla città. Ieri a Kimoka un’esplosione ha provocato la morte di sette persone e il ferimento di 18. Di fronte a questa escalation di violenza, molti residenti sono stati costretti a fuggire da Sake e rifugiarsi a Goma.
Allo stesso tempo, sono stati segnalati altri combattimenti sulla linea del fronte di Kibumba. I terroristi dell’M23 hanno attaccato le postazioni di Wazalendo, ma questi ultimi sono riusciti a sloggiare il nemico da Kamatembe, una collina vicino al Parco Nazionale Virunga. Tuttavia, il traffico tra Goma e Rutshuru è stato sospeso e sono rimasti colpiti anche i civili, con almeno tre persone ferite da arma da fuoco.
Le autorità dello stato d’assedio del Nord Kivu hanno assicurato alla popolazione la loro determinazione a proteggere Sake e Goma, nonché a liberare tutte le località dalle mani dei ribelli dell’M23. Tuttavia la situazione resta tesa e le popolazioni locali vivono nella costante paura di scontri.
In conclusione, la situazione nel Nord Kivu resta instabile, con continui scontri tra le forze armate congolesi e i ribelli dell’M23. I residenti di Sake e Kibumba sono costretti ad affrontare la violenza e l’insicurezza, mentre le autorità lavorano per ripristinare l’ordine e la sicurezza nella regione.