La richiesta del primo ministro Jean-Michel Sama Lukonde Kyenge di interpretare l’articolo 110 commi 2 e 3 della Costituzione ha fatto circolare molto inchiostro negli ultimi giorni. Purtroppo la Corte Costituzionale ha respinto tale richiesta, ritenendo che tale disposizione si applicasse solo ai pubblici ufficiali le cui funzioni incompatibili siano intervenute dopo la convalida dei loro poteri.
Il Primo Ministro ha motivato la sua richiesta sottolineando il fatto che, dei 60 membri che compongono il governo, 51 di loro hanno esercitato il diritto a essere eletti a deputati nazionali. Ha spiegato che questa situazione crea un rischio di incompatibilità di funzioni, in particolare ai sensi dell’articolo 108 della Costituzione che prevede che il mandato di deputato o senatore è incompatibile con alcune funzioni di governo.
Secondo il Primo Ministro, tale incompatibilità potrebbe potenzialmente creare un vuoto istituzionale dannoso per il buon funzionamento del governo, compromettendo così il principio di continuità dello Stato. Ha quindi chiesto alla Corte Costituzionale di confermare che l’articolo 110, commi 2 e 3, della Costituzione si applica ai membri dell’attuale governo, nonché ai rispettivi gabinetti e al Segretariato generale del Governo, consentendo loro così di sospendere il mandato parlamentare quando ciò si rivelerà necessario.
Purtroppo la Corte Costituzionale ha respinto tale richiesta, ritenendo che le disposizioni dell’articolo 110, commi 2 e 3, della Costituzione si applicassero solo ai pubblici ufficiali le cui funzioni incompatibili fossero successive alla convalida dei loro poteri. Pertanto, secondo la Corte, i membri dell’attuale governo non potrebbero sospendere il loro mandato parlamentare in caso di incompatibilità.
Questa decisione della Corte Costituzionale ha suscitato forti reazioni, alcuni la vedono come una limitazione dei diritti dei ministri eletti. Tuttavia, va ricordato che la Corte Costituzionale è l’organo incaricato di interpretare la Costituzione e di garantirne il rispetto. La sua decisione, seppur contestata, va rispettata e accettata.
Pertanto, i membri dell’attuale governo dovranno affrontare il problema dell’incompatibilità di funzioni e dovranno prendere decisioni in base alla loro situazione personale. Alcuni potrebbero scegliere di dimettersi dalla carica di deputato per dedicarsi completamente alla propria funzione di governo, mentre altri potrebbero scegliere di continuare a esercitare queste due funzioni contemporaneamente.
Questo rigetto della richiesta del Primo Ministro sottolinea l’importanza della chiarezza e della precisione delle disposizioni costituzionali in materia di incompatibilità d’ufficio. Spetta ora al legislatore chiarire queste disposizioni per evitare qualsiasi confusione in futuro..
In conclusione, la richiesta di interpretazione dell’articolo 110, commi 2 e 3 della Costituzione, avanzata dal Primo Ministro Jean-Michel Sama Lukonde Kyenge, è stata respinta dalla Corte Costituzionale. Questa decisione ha delle conseguenze per i membri dell’attuale governo che dovranno affrontare il problema dell’incompatibilità delle cariche. Ora è essenziale che il legislatore chiarisca le disposizioni costituzionali per evitare qualsiasi confusione in futuro.