L’insicurezza continua ad affliggere la provincia di Kwango, nella Repubblica Democratica del Congo. Dopo il gruppo Makengo nel territorio di Kenge, ora sono le milizie Mobondo a seminare il terrore nel territorio di Popokabaka.
Nella regione di Ipongi, al confine tra la provincia di Kwango e il territorio di Kimvula nel Kongo-Centrale, i miliziani Mobondo hanno eretto barriere in diversi villaggi, ostacolando così la libera circolazione della popolazione locale. Vengono addirittura riscosse le tasse e i residenti devono sopportare molte molestie prima di poter passare.
Il quadro di consultazione della società civile di Kwango ha lanciato l’allarme, chiedendo misure definitive per porre fine alla milizia Mobondo e ripristinare la sicurezza nella provincia.
È abbastanza facile localizzare questi miliziani tra Ipongi e il confine con il territorio di Kimvula. Impongono la loro legge e proclamano addirittura la “Repubblica del Mobondo”. Ciò è particolarmente preoccupante dato che i servizi di sicurezza sembrano aver abbandonato la popolazione al loro destino, lasciandola nelle mani di queste milizie che li riscattano e impongono la loro autorità con la forza.
Questo fenomeno non si limita alla sola regione di Ipongi, ma si estende anche ai territori di Kenge e Popokabaka, provocando così una persistente insicurezza in tutta la provincia del Kwango.
Pochi giorni fa, i miliziani Mobondo hanno attaccato il villaggio “Unis” nel settore di Bukangalonzo, e la loro presenza è stata segnalata anche nel raggruppamento Makengo, vicino alla RN1. Erigono barriere agli ingressi dei villaggi e riscattano gli abitanti che ora sono intrappolati e privati della libertà di movimento.
Di fronte a questa situazione allarmante, è imperativo che le autorità adottino misure urgenti per porre fine alle attività della milizia Mobondo e ripristinare la sicurezza nella provincia di Kwango. La popolazione resta vulnerabile e bisognosa di protezione.
La persistente insicurezza in questa regione è un chiaro esempio dell’importanza di mantenere e rafforzare le forze di sicurezza per proteggere i cittadini e garantire il loro benessere. È inoltre fondamentale istituire meccanismi di prevenzione e risoluzione dei conflitti per evitare che tali situazioni si ripetano in futuro.
La popolazione di Kwango non deve essere lasciata in balia di gruppi armati che impongono le loro leggi e commettono atti di violenza. È giunto il momento di adottare misure concrete per garantire la sicurezza e il benessere di tutti. La situazione attuale richiede un intervento rapido ed efficace da parte delle autorità competenti.