Manifestazione a Kinshasa: il centro cittadino deserto, una situazione preoccupante
Questo lunedì mattina il centro di Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, è insolitamente calmo. Molti negozi e attività commerciali hanno scelto di rimanere chiusi a causa degli inviti a manifestare circolati sui social. Solo le piccole imprese, come le cabine telefoniche, hanno osato aprire le loro porte.
Dall’Avenue du Commerce à la Gombe al Boulevard du 30 Juin, passando per la zona intorno all’Hotel Memling, i gestori dei negozi sono assenti o aspettano davanti a porte chiuse. La paura dei saccheggi durante le manifestazioni e la solidarietà con chi si mobilita sono le ragioni principali di questa timidezza commerciale. Possiamo anche vedere che dei pneumatici sono stati bruciati attorno a Bokasa Avenue all’incrocio con Commerce Avenue.
Ma come siamo arrivati fin qui? L’innesco di questa serie di manifestazioni risale allo scorso fine settimana, quando giovani infuriati hanno preso di mira le rappresentanze diplomatiche e le organizzazioni internazionali. I veicoli appartenenti ad alcune ambasciate e alla MONUSCO, la missione delle Nazioni Unite nella RDC, sono stati presi a sassate e dati alle fiamme. Particolarmente colpita è stata l’ambasciata della Costa d’Avorio che ha espresso la sua indignazione per la distruzione di uno dei suoi veicoli.
Di fronte a questi atti di violenza, il governo congolese ha condannato fermamente tali azioni e ha promesso di condurre un’indagine approfondita per punire i responsabili. Vuole inoltre ricordare che i diplomatici stranieri, il personale della MONUSCO e le loro installazioni non devono in nessun caso essere presi di mira.
Per affrontare questa situazione preoccupante, il vice primo ministro, ministro degli Affari esteri e della Francofonia, Christophe Lutundula Apala, ha tenuto una riunione di emergenza presso il Ministero degli Affari esteri della RDC. Alla presenza di Bintou Keita, capo della MONUSCO e rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, nonché di diplomatici delle cancellerie occidentali, ha espresso il rammarico del governo congolese per le violenze verificatesi durante le manifestazioni. Ha riaffermato l’impegno del governo a garantire la sicurezza del corpo diplomatico e ha invitato alla resistenza contro la paura e lo scoraggiamento, annunciando misure di sicurezza rafforzate.
Questa situazione di tensione a Kinshasa è preoccupante. Manifestazioni ricorrenti e atti di violenza evidenziano il profondo malcontento della popolazione congolese. È essenziale che il governo adotti misure concrete per ascoltare le legittime richieste dei manifestanti e trovare soluzioni durature per soddisfare le loro esigenze. Da questo dipende la stabilità politica e sociale della RDC.
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