“Emergenza umanitaria: gli sfollati di Kwamouth vivono in condizioni disumane a Bagata”

L’articolo risponde a un’esigenza di informazione sulla situazione degli sfollati di Kwamouth, che attualmente versano in condizioni difficili a Bagata, nella provincia di Kwilu. Il numero degli sfollati è aumentato considerevolmente nelle ultime settimane, passando da 5.120 a 10.688: tra loro ci sono quasi 5.000 bambini, 3.300 donne (di cui 36 incinte), 2.500 uomini e 6 bambini non accompagnati.

Questi sfollati sono fuggiti dalle incursioni dei miliziani Mobondo nei loro villaggi, come Mbusie, Fadiaka, Menkwo, ecc. Di fronte a una situazione di emergenza, hanno trovato rifugio nelle scuole, nelle chiese e nelle case non finite di Bagata. Purtroppo le condizioni di vita in questi luoghi sono molto precarie e gli sfollati non beneficiano di alcuna assistenza per migliorare la loro situazione.

Di fronte a questa situazione critica, il ministero provinciale degli Affari umanitari lancia un appello di aiuto. Invita le autorità e i partner umanitari a intervenire urgentemente per fornire assistenza agli sfollati di Kwamouth. Questi uomini, donne e bambini soffrono e vivono in condizioni disumane, avendo abbandonato tutto per sfuggire alla violenza che affligge la loro regione.

È importante sottolineare che questa recrudescenza dell’insicurezza a Kwamouth è iniziata nell’ultima settimana del 2023. Gli scontri tra l’esercito e la milizia Mobondo si sono intensificati sulla RN 17 e gli sfollati sono diventati vittime di questa spirale di violenza. Nonostante la neutralizzazione di una decina di miliziani da parte dell’esercito, la situazione resta precaria.

In conclusione, è fondamentale evidenziare la difficile situazione degli sfollati da Kwamouth a Bagata. Il loro numero continua ad aumentare, mentre le loro condizioni di vita peggiorano ogni giorno. È imperativo che le autorità e gli attori umanitari adottino misure di emergenza per aiutarli e offrire loro sostegno materiale e morale. È necessaria anche l’attenzione della comunità internazionale affinché questa crisi umanitaria non venga dimenticata.

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