“Come la Russia sfida le sanzioni per mantenere una crescita economica spettacolare”

Come la Russia mantiene la sua economia di guerra nonostante le sanzioni occidentali

Dall’invasione dell’Ucraina nel 2022, la Russia ha dovuto affrontare pesanti sanzioni economiche imposte dalle nazioni occidentali. Tuttavia, nonostante questi ostacoli, l’economia russa continua a crescere in modo sorprendente, diventando addirittura l’economia con la crescita più rapida in Europa. In questo articolo esamineremo come la Russia riesce a mantenere questa crescita economica nonostante le restrizioni e le pressioni internazionali.

Una delle ragioni principali della resilienza economica della Russia è la sua capacità di trasformare la propria economia in un’economia di guerra mobilitata. Il governo russo ha spostato in modo massiccio la propria spesa verso i settori militare e della sicurezza, che ora rappresentano fino al 40% del bilancio nazionale. Questa priorità data allo sforzo militare ha permesso alla Russia di rafforzare i suoi confini e di continuare a sostenere il suo intervento nell’Ucraina orientale e meridionale.

Nonostante le sanzioni occidentali sugli idrocarburi russi, i proventi derivanti dalle risorse naturali rimangono un’importante fonte di finanziamento per il Paese. La Russia è riuscita ad aggirare queste sanzioni sviluppando partenariati commerciali con paesi come India e Cina, che ora sono i suoi principali acquirenti di petrolio e gas. Inoltre, la Russia ha creato una “flotta ombra” di petroliere per eludere le restrizioni al commercio marittimo.

Il continuo afflusso di valuta estera attraverso le esportazioni di idrocarburi ha inoltre contribuito a stabilizzare il valore del rublo russo, evitando così un forte deprezzamento della valuta nazionale. La Russia ha anche aumentato le entrate aumentando le tasse sugli idrocarburi, compensando le perdite causate dalle sanzioni.

Nonostante questi successi economici, alcuni esperti sono preoccupati per la sostenibilità a lungo termine di questo modello. La Russia è diventata sempre più dipendente dalle entrate petrolifere e dalle relazioni commerciali con la Cina, rendendola vulnerabile alle fluttuazioni dei mercati globali. Inoltre, l’enfasi sulla spesa militare a scapito di altri settori economici ha portato alla fuga dei cervelli e dei talenti più qualificati, indebolendo così la base economica del Paese.

È anche importante notare che le cifre del FMI non riflettono necessariamente la realtà economica di tutti i cittadini russi. Mentre l’economia complessiva del paese è in crescita, molte persone vivono ancora in povertà e affrontano difficoltà economiche quotidiane.

In conclusione, la Russia è riuscita a mantenere una crescita economica sorprendente nonostante le sanzioni internazionali grazie alla sua trasformazione in un’economia di guerra mobilitata e alla sua capacità di eludere le restrizioni sugli idrocarburi.. Tuttavia, la sostenibilità di questo modello rimane incerta ed è essenziale che la Russia diversifichi la propria economia per garantire una crescita a lungo termine e migliorare la qualità della vita di tutti i suoi cittadini.

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