“La forte dichiarazione dei vescovi della Nigeria: Le conseguenze economiche e sociali dell’agenda di riforma presidenziale”

In una dichiarazione coraggiosa, il presidente della Conferenza episcopale cattolica della Nigeria, mons. Lucius Iwejuru Ugorji, ha espresso profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione economica e l’aumento del tasso di criminalità nel Paese, che ha attribuito all’agenda di riforma del presidente.

I vescovi hanno evidenziato le sfide che devono affrontare le famiglie nigeriane, come l’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari e la mancanza di accesso ai beni di prima necessità.

Hanno lamentato la difficile situazione delle comunità devastate dai criminali, che hanno portato alla perdita delle terre ancestrali, alla stagnazione economica, alla chiusura delle scuole e ad una diffusa insicurezza.

La CBCN ha criticato la decisione del presidente Tinubu di eliminare i sussidi per il carburante e di unificare il mercato dei cambi, due elementi chiave della sua strategia di riforma.

Hanno sottolineato il forte aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi e il continuo deprezzamento della Naira, esacerbando l’inflazione e rendendo difficile per i nigeriani comuni permettersi i beni essenziali.

Pur riconoscendo gli sforzi del governo per affrontare le sfide economiche e l’insicurezza, i vescovi hanno sostenuto che l’agenda di riforma ha peggiorato le sofferenze dei nigeriani.

Hanno chiesto un approccio più proattivo nella lotta alla corruzione, sottolineando l’importanza di attuare controlli ed equilibri nella gestione delle finanze pubbliche per prevenire l’appropriazione indebita di fondi.

I vescovi hanno espresso disappunto per la mancanza di prove di vantaggi derivanti dalla rimozione dei sussidi per il carburante da parte del governo, evidenziando l’aumento del debito estero accumulato per colmare i deficit di bilancio.

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