Lunedì 19 febbraio le strade trafficate di Mbandaka erano insolitamente tranquille. I residenti hanno assistito ad una scena insolita: i mototaxi, solitamente molto trafficati in città, sono rimasti a terra. Il motivo di questa assenza? Uno sciopero lanciato dai mototassisti per protestare contro la riscossione simultanea di tre bolli stradali.
Gli esponenti di questa professione denunciano con forza l’ammontare delle tasse imposte: 25.000 franchi congolesi per il comune, 35.000 per il municipio e l’esorbitante cifra di 80.000 per la provincia. Queste somme sembrano gravare pesantemente sulla vita quotidiana dei mototassisti, già alle prese con multe ritenute eccessive dalla Polizia stradale.
Come conseguenza diretta di questo sciopero, le attività socioeconomiche della città furono gravemente perturbate. I dipendenti pubblici, gli alunni e gli studenti sono stati costretti a trovare soluzioni alternative per andare al lavoro o a scuola, alcuni anche percorrendo lunghe distanze. I venditori di pesce, abituati a viaggiare in moto per trasportare la merce, dovevano dar prova di perseveranza trasportando il carico sulla testa.
Uno dei motociclisti coinvolti nella protesta ha sottolineato che dopo le elezioni spetterà al nuovo governo in carica rivedere queste tasse annuali.
Lo sciopero dei mototaxi a Mbandaka evidenzia le tensioni legate alla tassazione locale e il loro impatto sulla vita quotidiana dei residenti. È essenziale che le autorità tengano conto delle preoccupazioni dei conducenti di mototaxi per trovare soluzioni equilibrate ed eque per tutte le parti coinvolte.