Nella instabile regione del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, il terrore degli attacchi dei ribelli dell’ADF continua a colpire, lasciando dietro di sé un pesante tributo di vite innocenti. Negli ultimi tre giorni, quindici persone hanno perso la vita in attacchi attribuiti ai ribelli dell’ADF, che hanno devastato diversi villaggi del raggruppamento Bambouba-Kisiki.
Eventi recenti, come il sanguinoso attacco a Mayimoya e gli omicidi a Eringeti e Kokola, illustrano la crescente insicurezza nella regione. La società civile di Beni ha denunciato queste tragedie, evidenziando un bilancio provvisorio delle vittime, nonché preoccupanti sparizioni.
Il presidente della società civile locale, Patrick Musubao Kambale, ha detto che otto persone sono state brutalmente uccise a Mayimoya, da individui ritenuti ribelli dell’ADF, con violenza spietata. La ricerca dei sopravvissuti continua, mentre la comunità locale è immersa nella paura e nell’incertezza.
Di fronte a questi ripetuti attacchi, la società civile denuncia la mancanza di reattività delle autorità militari e chiede operazioni su larga scala per contrastare la persistente minaccia dei ribelli delle ADF. Nonostante gli sforzi per ottenere una risposta da parte dell’esercito, la popolazione locale rimane vulnerabile a questa violenza devastante.
Le notizie allarmanti nel Nord Kivu evidenziano la necessità di un’azione urgente per proteggere le popolazioni locali e garantire la sicurezza nella regione. Gli attacchi dei ribelli dell’ADF continuano a seminare terrore e disperazione, chiedendo una mobilitazione collettiva per porre fine a questa violenza insensata.