**L’epidemia di MPOX si diffonde in Africa: la Repubblica del Congo registra i primi casi**
La Repubblica del Congo ha confermato i suoi primi casi di vaiolo in diverse regioni, secondo il Ministero della Salute, evidenziando la potenziale diffusione della malattia in tutta l’Africa da quando la sua trasmissione sessuale è stata confermata nel continente lo scorso anno.
Il Mpox è un virus proveniente da animali selvatici che occasionalmente può essere trasmesso all’uomo, che può poi diffonderlo ad altri individui. Precedentemente noto come vaiolo delle scimmie, a causa delle sue prime manifestazioni nelle scimmie da laboratorio, questo virus desta ora crescente preoccupazione a causa della sua capacità di trasmettersi sessualmente.
Lo scorso novembre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato la trasmissione sessuale della malattia nel vicino Congo, segnando un passo preoccupante nella diffusione della malattia. Gli scienziati africani hanno avvertito che questa trasmissione potrebbe rendere più difficile il contenimento della malattia.
Il rapporto diffuso dal Ministero della Salute della Repubblica del Congo indica che sono stati segnalati 43 casi, distribuiti in nove dei 12 dipartimenti del Paese. Sebbene il governo non abbia rilasciato commenti ufficiali sul rapporto, esso sembra indicare una crescente preoccupazione a livello nazionale.
Mentre nel 2022 l’epidemia di vaiolo ha causato un allarme globale, colpendo più di 100 paesi, principalmente attraverso casi di trasmissione sessuale tra uomini omosessuali o bisessuali, la situazione in Africa è particolarmente preoccupante. Se la trasmissione sessuale si confermasse la principale modalità di diffusione della malattia, le autorità sanitarie dovrebbero raddoppiare gli sforzi per arginare la sua diffusione.
L’OMS ha dichiarato l’epidemia di vaiolo un’emergenza internazionale, con oltre 90.000 casi confermati fino ad oggi. Nella Repubblica del Congo, dove è stata confermata per la prima volta la trasmissione sessuale, sono stati registrati oltre 12.500 casi e 580 decessi, rappresentando la più grande epidemia mai registrata.
L’OMS ha avvertito che la trasmissione sessuale potrebbe significare che la malattia si diffonderà anche in altre parti del continente africano. Tuttavia, i dati ufficiali potrebbero sottostimare la portata dell’epidemia a causa dello stigma e delle leggi discriminatorie nei confronti delle comunità LGBTQ+.
Mentre l’Europa e il Nord America hanno lanciato importanti campagne di vaccinazione in risposta all’epidemia, l’Africa deve affrontare sfide considerevoli nella prevenzione e nel controllo delle malattie. È fondamentale mettere in atto strategie efficaci per contenere la diffusione del vaiolo e proteggere la salute pubblica in Africa.