In occasione della Giornata internazionale di azione per i fiumi, l’Osservatorio di studi e sostegno alla responsabilità sociale e ambientale (OEARSE) ha recentemente lanciato un appello urgente alle autorità della regione del Katanga. Questa ONG, impegnata nella preservazione dell’ambiente, evidenzia i pericoli dell’inquinamento dei fiumi causato dagli scarichi tossici delle attività minerarie.
In un comunicato stampa, l’OEARSE ha fortemente incoraggiato i servizi statali ad applicare rigorosamente le normative riguardanti l’acqua e le miniere. È fondamentale mettere in atto meccanismi di monitoraggio della qualità dell’acqua fluviale per garantire una gestione responsabile ed equilibrata di questa risorsa vitale per le comunità locali.
Questa situazione allarmante è il risultato della liberalizzazione del settore minerario, che ha permesso ad alcune aziende di scaricare rifiuti liquidi tossici nei fiumi, provocando conseguenze disastrose sull’ecosistema acquatico, sull’orticoltura e sulla salute dei residenti che dipendono da questi fiumi la loro fornitura d’acqua.
La ONG sottolinea l’importanza di attuare piani di mitigazione e un monitoraggio efficace per limitare gli impatti negativi delle attività minerarie sui fiumi. Con l’aumento della domanda di minerali legata alla transizione energetica, è imperativo che le autorità e le aziende adottino pratiche responsabili per prevenire il deterioramento della qualità dell’acqua.
Di fronte a questo problema, l’OEARSE invita le comunità locali a mobilitarsi e ad allertare le autorità competenti sui pericoli che devono affrontare. È essenziale che le compagnie minerarie intensifichino i loro sforzi per una gestione sostenibile delle acque scaricate durante l’estrazione e la lavorazione dei minerali.
In conclusione, la preservazione dei fiumi del Katanga è una priorità per la salvaguardia dell’ecosistema e della salute delle popolazioni locali. È fondamentale che tutte le parti interessate lavorino insieme per garantire un uso responsabile di questa preziosa risorsa.