I droni aiutano i vigneti: una rivoluzione ecologica nella lotta ai parassiti

Droni per i vigneti: una rivoluzione nella lotta ai parassiti

Nel settore vitivinicolo, un’innovazione comincia ad attrarre i proprietari di vigneti desiderosi di preservare la salute delle loro piante e la qualità dei loro raccolti: l’utilizzo di droni per la dispersione degli insetti utili.

La Vergelegen Winery, situata nel Somerset West, ha collaborato con la società locale SkyBugs per realizzare questo progetto innovativo. Attaccando le cocciniglie, vettori della malattia della triglia, Vergelegen spera di ridurre le perdite di raccolto e aumentare la qualità delle sue uve. La triglia di fango, infatti, può portare ad una significativa riduzione della produzione e costringere allo sradicamento delle viti infette.

Il processo inizia con una fase di ricognizione e valutazione dei dati, seguita dalla dispersione degli insetti predatori tramite droni. Questi ultimi volano ad un’altitudine di 30 metri sopra i vigneti e liberano appunto insetti utili. Gli insetti, principalmente vespe predatrici e coccinelle autoctone, vengono dispersi come larve e si schiudono pochi giorni dopo.

Questo metodo proattivo mira a controllare le popolazioni di cocciniglie in modo naturale, limitando l’uso di pesticidi dannosi per l’ambiente. I droni adottano uno schema di volo a zigzag per una dispersione uniforme degli insetti, favorendone così l’insediamento e la riproduzione nei vigneti.

Oltre alla lotta ai parassiti, l’utilizzo dei droni per la dispersione degli insetti utili offre numerosi vantaggi: riduzione degli impatti ambientali, miglioramento della salute delle piante e aumento della qualità dell’uva raccolta. Questo approccio innovativo segna un punto di svolta nella viticoltura sostenibile, offrendo ai produttori un’alternativa efficace e rispettosa dell’ambiente per proteggere le proprie colture.

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