La situazione epidemiologica dell’epidemia di vaiolo delle scimmie è preoccupante, con 365 nuovi casi sospetti e 14 decessi registrati nella settimana dal 7 al 14 marzo. Questi dati allarmanti rivelano la portata della crisi sanitaria che il Paese sta affrontando.
Secondo i dati del centro operativo per le emergenze sanitarie pubbliche, il numero cumulativo di casi dall’inizio dell’anno fino alla nona settimana epidemiologica ammonta a 3.576 casi sospetti e 264 decessi segnalati. È fondamentale notare che i bambini sotto i 15 anni sono i più colpiti, rappresentando il 70% dei casi sospetti e l’88% dei decessi. Anche gli uomini, soprattutto ragazzi e uomini di tutte le età, sembrano essere più colpiti da questa malattia.
Nel periodo analizzato, 18 delle 26 province e 113 delle 519 Zone sanitarie hanno segnalato almeno un caso sospetto. Questi dati sottolineano la capillare diffusione dell’epidemia nel territorio.
Il rapporto cita anche i dati degli anni precedenti per mettere in prospettiva la portata dell’attuale crisi. Nel 2022, il paese ha registrato 5.697 casi sospetti di vaiolo delle scimmie e 234 decessi. Nel 2023, questi numeri erano ancora più alti, con 14.626 casi sospetti e 654 decessi. Per l’anno 2024, dall’inizio dell’epidemia fino alla 9a settimana, si sono contati 3576 casi sospetti e 264 decessi.
Di fronte a questa situazione allarmante, è imperativo rafforzare le misure di prevenzione e sensibilizzazione per arginare la diffusione del vaiolo delle scimmie. La mobilitazione di tutte le parti interessate e delle autorità sanitarie pubbliche è essenziale per contenere questa epidemia e proteggere la popolazione.