“Quando la povertà energetica mette a rischio la sicurezza: l’incendio all’obitorio delle cliniche universitarie di Kisangani”

Un incendio è scoppiato nella notte di martedì 19 marzo all’obitorio delle cliniche universitarie di Kisangani, nella provincia di Tshopo. Secondo le informazioni raccolte, all’origine del disastro sarebbe stato un cortocircuito verificatosi negli uffici amministrativi dell’obitorio, dovuto al surriscaldamento del generatore che fornisce elettricità allo stabilimento.

La cronica mancanza di elettricità a Kisangani costringe le istituzioni a ricorrere in maniera massiccia ai generatori. È in questo contesto che il generatore presente nelle cliniche universitarie ha provocato il cortocircuito in questione. Fortunatamente il tempestivo intervento dei vigili del fuoco della città ha permesso di contenere l’incendio, evitando così un’ulteriore propagazione.

Anche i giovani presenti sul posto hanno partecipato allo spegnimento dell’incendio abbattendo le porte degli uffici interessati. Grazie a questa reazione collettiva solo pochi uffici furono danneggiati, preservando così la cella frigorifera destinata alla conservazione delle salme.

Questa situazione evidenzia la precaria situazione energetica di Kisangani, dove le interruzioni di corrente sono all’ordine del giorno. Nel tentativo di migliorare la situazione, il Fondo Speciale per il Risarcimento delle Vittime (FRIVAO) ha recentemente stanziato fondi alla Società Elettrica Nazionale (SNEL) per il ripristino della rete elettrica della provincia.

Questo incidente evidenzia l’importanza della manutenzione degli impianti elettrici e la necessità di sviluppare soluzioni sostenibili per garantire una fornitura stabile di elettricità. Si spera che le misure adottate contribuiscano a prevenire ulteriori incidenti di questo tipo e a garantire la sicurezza delle istituzioni nella regione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *