“Ex combattenti in attesa di reinserimento: divampa la tensione nel Nord Kivu”

Titolo: Ex combattenti in attesa di reinserimento nella comunità stanno causando problemi nel Nord Kivu

Nel Nord Kivu, nella regione del Lubero, più di novanta ex combattenti disarmati e smobilitati hanno recentemente protestato contro il ritardo nel loro reinserimento comunitario. Il loro malcontento ha provocato atti di vandalismo nel sito di disarmo e smobilitazione di Kasando. Questa situazione preoccupante ha messo in luce le difficoltà incontrate da questi veterani che aspettano da più di un anno di essere reintegrati nella società.

Il capo del programma di disarmo, smobilitazione, recupero comunitario e stabilizzazione (P-DDRCS) nella regione, Éric Katembo Masinda, ha riferito che questi ex combattenti hanno espresso la loro frustrazione saccheggiando l’ufficio amministrativo del programma. Hanno agito in risposta ad un cambiamento della situazione, a seguito di una decisione contraddittoria della gerarchia riguardo al loro ritorno nella zona di origine.

Dopo l’annuncio dell’imminente ripresa del reinserimento, gli ex combattenti furono colti di sorpresa da un ordine di sospensione della gerarchia. Questa incertezza sul loro futuro ha provocato in loro rabbia e sgomento, spingendoli ad agire in modo radicale.

Le autorità locali e il coordinatore provinciale del P-DDRCS, Clovis Muhinire, cercano di rassicurare questi ex combattenti sull’accelerazione del processo di reinserimento comunitario. Tuttavia, ciò dipenderà dalla valutazione preventiva della situazione della sicurezza nelle aree in cui dovranno tornare. Una misura necessaria per garantire la loro sicurezza e la riuscita integrazione nella società.

Questa situazione evidenzia le sfide affrontate dagli ex combattenti smobilitati e sottolinea l’importanza di un attento monitoraggio e di un coordinamento efficace per garantire la loro riuscita reintegrazione nella comunità. La necessità di dare priorità al reinserimento nella comunità e di fornire un sostegno adeguato in termini di formazione professionale e monitoraggio post-smobilitazione è più cruciale che mai per prevenire possibili ritorni alla violenza armata.

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