**Denunciare pratiche abusive: tasse e rapporti di tirocinio non conformi all’etica accademica nella RDC**

**Tasse di tirocinio e rendiconto di tirocinio: una pratica non coerente con l’etica scolastica nella RDC**

Nella Repubblica Democratica del Congo, nella provincia di Tshopo, le scuole, soprattutto private, continuano a chiedere ai finalisti delle scuole secondarie di pagare tasse non previste dalle direttive del Ministero dell’Istruzione primaria, secondaria e tecnica (EPST). Tali costi riguardano in particolare il tirocinio e la stesura della relativa relazione.

Durante una missione di supervisione effettuata il 20 marzo, la direzione provinciale dell’EPST/Tshopo1 ha messo in guardia contro queste pratiche abusive. Alain Mwimbi Mwimbi, direttore provinciale, ha indicato chiaramente che verranno prese sanzioni contro le scuole che non rispettano le norme in vigore. Ha denunciato in particolare il fatto che alcuni dirigenti di istituti esigono dagli studenti somme fino a 100.000 franchi congolesi per la stesura del loro rapporto di tirocinio.

Secondo Mwimbi Mwimbi è essenziale porre fine a queste pratiche non conformi e lottare contro questi abusi. Ha chiesto la collaborazione dei genitori e degli studenti per denunciare qualsiasi richiesta abusiva di rette aggiuntive. Qualora si osservino comportamenti di questo tipo è importante denunciare i fatti affinché possano essere adottati provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili.

È fondamentale ricordare che l’istruzione è un diritto fondamentale per tutti i bambini, e che le tasse scolastiche devono essere trasparenti, regolamentate e conformi alla normativa vigente. Le autorità competenti devono garantire che questi principi siano rispettati e che gli studenti non siano vittime di sfruttamento finanziario all’interno degli istituti scolastici.

In definitiva, è fondamentale promuovere un’istruzione di qualità, inclusiva ed equa per tutti i bambini nella RDC, ponendo fine a queste pratiche abusive che compromettono l’accesso all’istruzione per i più vulnerabili.

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