“Il governatore concede la grazia esecutiva ai prigionieri di Bauchi: seconda possibilità per una reintegrazione riuscita”

Il governatore ha recentemente concesso la grazia esecutiva ai prigionieri di Bauchi, nell’esercizio dei suoi poteri costituzionali di prerogativa di clemenza. Questa decisione fa seguito ad un attento esame dei fascicoli dei detenuti da parte del Comitato per le Prerogative di Clemenza, confermando il loro rimorso per i loro misfatti e il loro desiderio di diventare buoni cittadini.

Il governatore ha chiarito di aver concesso la grazia solo ai condannati che non erano in grado di pagare multe o risarcimenti durante il processo e di aver deliberatamente rifiutato di graziare i condannati per crimini capitali per dissuaderli dal commettere altri crimini.

“Incoraggio coloro che saranno graziati a rispettare la legge e a impegnarsi in attività legittime ad approfittare delle diverse opportunità di emancipazione offerte dall’amministrazione per diventare indipendenti e utili alla società”.

Il governatore ha anche chiesto al capo della giustizia dello Stato di sensibilizzare i giudici, soprattutto quelli dei tribunali di grado inferiore, affinché evitino di mandare persone nei centri correzionali per reati minori o cause civili come le controversie matrimoniali.

In precedenza, il commissario statale per la giustizia aveva affermato che il governatore aveva stanziato e approvato 7 milioni di dollari per il pagamento di multe e risarcimenti ai condannati le cui condanne comportavano tali obblighi finanziari.

Questo gesto di umanità dimostra l’importanza della riabilitazione e dell’integrazione degli ex detenuti nella società. È essenziale che questi individui, dopo aver beneficiato di questa seconda opportunità, colgano l’opportunità di diventare cittadini esemplari e attivi all’interno della comunità.

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