**Crisi delle infrastrutture idriche in Sudafrica: una situazione allarmante**
Il Sudafrica si trova ad affrontare una grave crisi di sicurezza idrica, caratterizzata da siccità ricorrenti, misure inadeguate di conservazione dell’acqua, infrastrutture obsolete e accesso ineguale alle risorse idriche. Il Paese si trova ad affrontare una significativa carenza idrica, con una domanda che dovrebbe superare l’offerta entro il 2030, con un divario previsto del 17%.
Questa carenza ha un impatto su settori economici come l’agricoltura, l’industria, la produzione di energia e gli ecosistemi, portando a una riduzione della produzione, al degrado ambientale e alla perdita di biodiversità.
L’acqua impura contribuisce allo sviluppo di malattie trasmesse dall’acqua e mina i servizi sanitari pubblici, colpendo in modo sproporzionato le popolazioni emarginate e perpetuando le disuguaglianze sociali. Le donne nelle zone rurali, ad esempio, sopportano il peso maggiore dei compiti di raccolta dell’acqua.
Affrontare la scarsità idrica è fondamentale per interrompere i cicli di povertà, poiché il tempo dedicato a compiti legati all’acqua si traduce in opportunità economiche perse. Con i cambiamenti climatici e la crescita demografica che aggravano la situazione, una gestione efficace delle risorse idriche è fondamentale per lo sviluppo del Sudafrica.
La situazione di insicurezza idrica deriva da diversi fattori chiave.
In primo luogo, le cause climatiche contribuiscono in modo significativo, con il paese che registra livelli di precipitazioni inferiori alla media, nonché modelli di precipitazioni più irregolari, inondazioni e siccità prolungate.
In secondo luogo, la crescita della popolazione porta ad una crescente domanda di acqua, in particolare per uso domestico, evidenziando la necessità di espandere le infrastrutture idriche.
In terzo luogo, abbondano i problemi di gestione delle risorse naturali, tra cui le specie invasive, la sedimentazione e il degrado delle zone umide, che aggravano ulteriormente la situazione riducendo la capacità di stoccaggio e la qualità dell’acqua.
**Infografica: John McCann/M&G**
Le infrastrutture idriche del Sud Africa sono inadeguate nonostante la loro portata relativamente estesa. Sebbene molte famiglie abbiano accesso all’acqua corrente, alcune fanno ancora affidamento su fonti alternative a causa di problemi infrastrutturali, il che porta all’insoddisfazione per i servizi idrici e alle proteste.
La crisi idrica a Johannesburg e Durban, ad esempio, va avanti da mesi, lasciando i residenti senza acqua per settimane e costringendo altri a perforare pozzi (il che comporta costi imprevisti).
L’Istituto sudafricano di ingegneria civile identifica rischi significativi per le infrastrutture idriche, con pratiche di manutenzione reattive che riducono la durata delle infrastrutture. Il degrado e la mancanza di manutenzione delle infrastrutture pongono notevoli difficoltà al governo.
Una governance debole trascura la manutenzione, portando a una scarsa capacità ingegneristica. Sebbene ci sia il budget per gli ammodernamenti, alcuni comuni spendono meno di quanto è necessario per mantenere le proprie infrastrutture. In effetti, alcuni comuni dotati di maggiori risorse spendono non più dell’1% del proprio budget per le riparazioni e la manutenzione.
Gli attuali ritardi nei nuovi progetti infrastrutturali, come il Lesotho Heights Water Project Phase II e il Giyani Water Project, riflettono una cattiva governance e irregolarità negli appalti. Il progetto Lesotho, ad esempio, è in ritardo di nove anni, mentre il progetto Giyani è in ritardo di 10 anni e ha visto i suoi costi scendere da 90 milioni a 2 miliardi di rand.
Mentre le aree urbane dispongono di infrastrutture soddisfacenti, le aree rurali rimangono trascurate, con significative disparità nella fornitura di infrastrutture tra le province.
La maggior parte delle aree rurali non dispone di servizi idrici a causa della disponibilità limitata di fonti idriche, di problemi amministrativi, di questioni politiche e di interferenze politiche. Nel Limpopo, oltre il 20% delle famiglie non dispone di acqua corrente, costringendo molte di loro a utilizzare l’acqua contaminata dei corsi d’acqua.
Le perdite non fatturate, che rappresentano oltre un terzo delle perdite idriche, evidenziano le inefficienze delle infrastrutture esacerbate dalla limitata capacità ingegneristica. Gauteng perde tra il 40% e il 49% della sua fornitura di acqua agricola a causa di queste perdite non entrate e fino al 44% della sua acqua potabile a causa di perdite.
Inoltre, per la maggior parte del tempo, i livelli delle dighe rimangono bassi nonostante le forti piogge, e molti fiumi sono sovrasfruttati o in cattive condizioni. Anche quando i livelli delle dighe sono alti, offrono solo una tregua temporanea.